Burioni smaschera le varianti: "Perché ora fanno terrorismo"

La comparsa delle varianti del Covid-19 stanno allarmando circa l'efficacia del vaccino. Ma per il virologo Roberto Burioni non c'è motivo di allarmarsi ed invita a smettere di "terrorizzare" la popolazione

Burioni smaschera le varianti: "Perché ora fanno terrorismo"

Con l'avanzata delle cosiddette varianti, la lotta al Covid 19 si fa sempre più dura, ed è scattato un vero e proprio allarme sull’efficacia dei vaccini. Nelle ultime ore, a causa della diffusione della variante sul nostro territorio, è scattata la zona rossa nelle province di Chieti e Pescara, quella arancione per Teramo e L'Aquila. Oltre all'Abruzzo, anche in Lazio sono comparsi i primi casi di questa nuova mutazione del virus, tanto che il governo sta valutando misure sempre più drastiche per contrastarla. A cercare di frenare il “terrorismo” degli ultimi giorni è sceso in campo il virologo Roberto Burioni, il quale ha affermato che "La nuova moda è terrorizzare con la variante. Vorrei farvi notare che varianti virali emergono continuamente e, fino a prova contraria, non rappresentano un pericolo. In particolare non c'è nessun elemento che ci faccia pensare che quelle già individuate”.

Sui suoi profili social Burioni ha dichiarato che al contrario, non esistono elementi per poter sostenere che "In particolare non c'è nessun elemento che ci faccia pensare che quelle già individuate sfuggano all'azione dei vaccini più potenti, anzi dati preliminari sembrano suggerire il contrario, anche se poi naturalmente dovremo vedere cosa succede in concreto. Per esempio, in concreto in Israele la variante 'inglese' è contrastata impeccabilmente dal vaccino". Per il virologo quindi non c’è motivo per ora di allarmarsi circa l’inefficienza del vaccino contro le nuove mutazioni che stanno colpendo diversi Paesi nel mondo e ora anche l’Italia.

Il futuro non possiamo predirlo”, sottolinea il virologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano,“ma non è detto che una variante resistente al vaccino possa comparire, pensate solo al morbillo che ha un meccanismo di replicazione del suo genoma a Rna molto più impreciso del coronavirus e questo introduce più mutazioni del coronavirus. Il vaccino contro il morbillo è stato messo a punto negli anni '60 ed è ancora efficace come il primo giorno. Calma e vaccini, soprattutto tanti vaccini.

Se ci sono somministriamoli, se non ci sono produciamoli, se siamo in ritardo non perdiamo altro tempo. Vacciniamo!", conclude Burioni, che insiste: non c’è evidenza al momento che le nuove mutazioni riscontrate possano “aggirare” la risposta immunitaria del vaccino a mRna.

La nuova moda è "terrorizzare con la variante". Vorrei farvi notare che varianti virali emergono continuamente e, fino a...

Pubblicato da Medical Facts di Roberto Burioni su Mercoledì 17 febbraio 2021
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