Scuole aperte, contagi in calo: ecco cosa cambia

Nell’ultima settimana registrata una lieve diminuzione dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e in area medica. Forse la Sicilia ancora in giallo

Scuole aperte, contagi in calo: ecco cosa cambia

Tutti in miglioramento gli indici del monitoraggio settimanale a cura dell’Istituto superiore di Sanità e ministero della Salute all’esame questa mattina della cabina di regia. Per il momento non si è visto nessun effetto dovuto alla riapertura delle scuole, situazione invece diversa lo scorso anno. L’Rt in Italia è ancora in calo, si è infatti attestato a 0,82 contro lo 0,85 della scorsa settimana. Anche l'incidenza settimanale a livello nazionale è in diminuzione, adesso a 45 casi per 100mila abitanti, contro i 54 di sette giorni fa.

Indici in calo

Nell'ultima settimana di monitoraggio, relativo alla settimana 13-19 settembre e aggiornato al 22 settembre, "il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 5,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 554 (14/09/2021) a 516 (21/09/2021)". Da sottolineare che anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è diminuito leggermente ed è ora al 6,8%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è passato da 4.165 del 14 settembre a 3.937 del 21 settembre. Nel documento si legge inoltre che è "in diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (8.482 vs 10.655 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti resta stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). Resta stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 46%) e la percentuale di casi è stato diagnosticato attraverso attività di screening (21% vs 21%)".

La Sicilia rischia un'altra settimana in giallo

Sono sempre 4 le Regioni che risultano classificate a rischio moderato. Si tratta di Piemonte, Val d'Aosta, Provincia di Bolzano e Provincia di Trento. Mentre le restanti 17 risultano classificate a rischio basso. Solo la Basilicata riporta un'allerta di resilienza, mentre nessuna regione riporta molteplici allerte. La Sicilia rimane con valori da zona gialla, anche se la decisione dipenderà dalla Cabina di Regia e poi in ultimo dal ministro della Salute Roberto Speranza al quale spetterà una eventuale promozione della regione in zona bianca, alla luce del continuo calo di ricoveri. Al 21 settembre, secondo gli indicatori decisionali al vaglio della Cabina di Regia riunitasi questa mattina, la Sicilia ha ancora il 10,7% di terapie intensive occupate, con soglia del 10%, e il 17,3% di ricoveri ordinari, dove la soglia è 15%.

È stata invece superata la soglia delle intensive (11,3%) ma non quella dei ricoveri ordinari (3,8%) nella Provincia di Bolzano. Al contrario, sono sopra la soglia per quanto riguarda i ricoveri ordinari sia la Basilicata (15,4%) che la Calabria (18,5%).

Entrambe le regioni hanno però le terapie intensive sotto il 10% (rispettivamente al 4,8% e al 7,7%). L’Italia rimane quindi tutta bianca, a eccezione della Sicilia che dovrà aspettare il giudizio odierno. Sembra comunque molto probabile che l’isola resterà colorata di giallo per un’altra settimana.

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