Covid, cambia tutto: le novità da domani

La quarantena viene dimezzata, da 10 a 5 giorni, anche per i soggetti non vaccinati che hanno avuto contatti con positivi asintomatici

Covid, cambia tutto: le novità da domani

Anche per i soggetti non vaccinati contro il Covid, o che abbiano effettuato solo il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono venuti a contatto con positivi, da domani, lunedì 7 febbraio, la quarantena sarà dimezzata e passerà quindi dagli attuali dieci giorni a 5. Sempre che il soggetto in questione sia asintomatico. Resta obbligatorio l’obbligo di sottoporsi a un tampone, molecolare o antigenico, alla fine dell’isolamento, e quello di indossare la mascherina di tipo Ffp2 anche per i cinque giorni successivi. Si deve sottostare quindi alle norme dell’autosorveglianza.

Si torna gradualmente alla normalità

Il ministero della Salute ha emanato nella giornata di ieri la circolare, giunta quasi in concomitanza con la pubblicazione dell'ultimo decreto anti-Covid in Gazzetta ufficiale, che riporta quanto deciso dall’esecutivo nell’ultimo decreto. Non cambia invece niente per chi ha ricevuto la copertura vaccinale totale e ha fatto anche la dose booster o è guarito negli ultimi 120 giorni: in questi casi, come del resto era già previsto in una precedente circolare risalente allo scorso 31 dicembre, c'è solo l'autosorveglianza di cinque giorni e l'obbligo di indossare la mascherina Fffp2 per dieci giorni totali. Sempre che non siano emersi sintomi, non serve un tampone negativo in uscita, così come era già contenuto nel decreto di fine dicembre. Già da domani quindi l’Italia comincerà gradualmente a tornare alla normalità.

Quando la Dad

E lo farà anche per quanto riguarda il sistema della sorveglianza sanitaria a scuola, limitando notevolmente la Didattica a distanza, che continuerà a essere una possibilità esclusivamente per gli alunni che non hanno ricevuto il vaccino anti-Covid, e nel caso vi sia più di un soggetto positivo in classe: per l’esattezza 5 alle elementari e alle materne, due alle medie e alle superiori. Il cambio di passo arriva in seguito alla continua discesa della curva epidemiologica. Il dimezzamento dei giorni di quarantena per i contatti asintomatici dei positivi porta a un minore numero di giorni lavorativi da dover sacrificare per contenere la diffusione del virus. L'ultimo report dell'Iss, l’Istituto Superiore di Sanità, mostra i rischi alla luce dei dati degli ultimi mesi su soggetti immunizzati e non.

Il booster protegge al 95%

Come viene riportato nel report, il booster è una protezione alle forme più gravi del Covid, dalle quali protegge al 95%, mentre al contrario il tasso di mortalità è 25 volte più alto in coloro che non hanno ricevuto il vaccino rispetto a chi ha avuto la terza dose. Ma in settimana assisteremo anche ad altri cambiamenti. Venerdì 11 febbraio, sempre che non arrivino ulteriori proroghe di chiusura, riapriranno le discoteche per ballare, e cadrà l'obbligo di mascherine all'aperto. Il super Green pass con scadenza illimitata per coloro che hanno ricevuto la dose booster dovrebbe restare ancora per diversi mesi, molto probabilmente fino al prossimo anno. Addio alle restrizioni previste dai colori, con l’unica eccezione di quelle previste in zona rossa, ma solo per i soggetti non vaccinati. I numeri del contagio continuano a essere in discesa.

Nell'ultimo bollettino sono 93.157 i nuovi malati ma il numero delle vittime registrato risulta essere ancora alto: 375. Il tasso di positività è stabile all'11%, con terapie intensive (-29) e ricoveri ordinari (-385) che continuano a scendere. Secondo il rapporto dell’Iss, nei non immunizzati, rispetto a chi ha avuto la terza dose, il tasso dei ricoveri nei reparti ordinari è di dieci volte superiore ed è di 27 volte maggiore quello dei ricoveri nelle terapie intensive. La dose booster protegge al 95% dalle forme gravi della malattia e al 67% dal contagio rispetto a quanto avviene nei soggetti non vaccinati.

Le regioni che hanno registrato più casi sono Lombardia, Veneto e Lazio. Nell’ultima settimana in Lombardia la flessione di positivi è stata del 50% e il tasso di positività, all’8,6%, è stato più basso di quello nazionale.

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