La deputata britannica laburista Jo Cox, uccisa ieri a Birstall, vicino Leeds, aveva contattato la polizia dopo avere ricevuto delle minacce e nell'ambito delle indagini partite da quella segnalazione a marzo era stato arrestato un uomo. Lo riferisce la polizia locale, precisando però che l'uomo arrestato quella volta non era il 52enne fermato ieri in West Yorkshire.
Nonostante le minacce però, come sottolinea il Times, la revisione delle misure di protezione per Jo Cox da parte della polizia era ancora in corso.
Intanto, il tam tam è partito sui social network e in particolare su Facebook e così stasera, a partire dalle 19 ore locali (le 20 in Italia) si terrà un'altra veglia in memoria di Jo Cox, la parlamentare laburista europeista e anti-Brexit uccisa ieri nel nord dell'Inghilterra.
Il luogo della veglia di stasera è Parliament Square, la piazza fra il parlamento e l'abbazia di Westminster, luogo di proteste, di marce e di commemorazioni e che fra l'altro ospita due famose statue dedicate una a Winston Churchill e l'altra a Nelson Mandela. Parliament Square è anche a pochi passi da Downing Street, la residenza del primo ministro conservatore, David Cameron. Intanto, sul fronte della campagna referendaria, anche per oggi i due comitati hanno deciso di sospenderla. Vote Leave (pro-Brexit) e Britain Stronger in Europe (anti-Brexit) dovrebbero riprendere a tenere comizi e a girare il Regno Unito non prima del fine settimana, forse addirittura lunedì.
Anche gli altri comitati minori, come quelli di sinistra pro e contro la Brexit, hanno deciso lo stop. Nella serata di ieri proprio il ministro dell'Interno, Theresa May, aveva definito "appropriato" l'aver sospeso la campagna in vista del referendum di giovedì prossimo, 23 giugno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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