Crescono due bimbe in affido. Poi gliele strappano via e le danno in adozione

Tiziana Caprile e il marito avevano ricevuto in affido due bimbe. Dopo quattro anni i servizi sociali gliele portano via perché sono state adottate

Crescono due bimbe in affido. Poi gliele strappano via e le danno in adozione

Hanno cresciuto per quattro anni due bambine in affido, ma ora dovranno separarsi da loro per sempre perché sono state adottate da altre due famiglie.

Una storia strappalacrime che sta sconvolgendo la vita di quattro persone: Tiziana Caprile, suo marito e le loro due bimbe adottive, Bianca e Sabrina. Questa bella famiglia si è formata quattro anni fa, quando a Tiziana e al compagno sono state affidate le due ragazzine. Ora però la legge gliele strappa via perché altre due famiglie sono state giudicate idonee per l'adozione.

Non le potranno più cercare nè vedere. Non potranno più sapere nulla di loro. Dovranno dimenticare questi 4 anni ricchi di emozioni e amore perché le loro due figlie in affido sono state adottate. Tiziana Caprile e il marito sono distrutti dal dolore. Come scrive l'Huffingtonpost, avrebbero voluto adottare legalmente le piccole, ma per i servizi sociali il tempo a disposizione per le pratiche burocratiche è scaduto: Bianca e Sabrina non possono aspettare l'iter che dichiara una coppia ideonea all'adozione e quindi andranno da un'altra famiglia.

Ma c'è un dramma nel dramma perhé le due piccole non vivranno con gli stessi genitori ma verranno divise. Non potranno più sapere niente una dell'altra, cambieranno i loro cognomi e ricominceranno da zero. I due genitori affidatari stanno morendo dal dolore e Tiziana, non potendo più contattare le sue figlie ha voluto scrivere una straziante lettera su Facebook.

La donna ha voluto spiegare la sua storia perché non potendo mai più cercare Bianca e sabrina spera che in futuro lo possano fare loro. Su internet rimarrà questa lettera e magari riusciranno ad incontrarsi più facilmente. "Bianca e Sabrina. Se state leggendo è perché ci state cercando. Vi chiedo scusa perché sto rendendo pubblico un dolore che andrebbe consumato in privato ma questo è l’unico modo che ho per sperare che un giorno vi potremo rivedere o anche solo risentire. Dovete sapere che noi abbiamo tentato qualsiasi cosa per riportarvi a casa ma nulla è stato possibile" - scrive Tiziana nella lettera pubblica.

"Non pensavamo che i servizi sociali, che sicuramente da tempo avevano stabilito un nuovo progetto per voi, ci mettessero di fronte al fatto compiuto senza darci nessuna possibilità - continua - . I quattri anni passati insieme per loro non hanno alcun valore. Non ci permettono neppure di darvi le vostre cose. Oggi Bianca ho acceso il tuo cellulare e hai più di 500 messaggi dalle tue amiche".

Tiziana ha concluso la lettera dicendo alle sue figlie che lei e il marito le amano da impazzire. "Quello che dovete sempre ricordare è che se un giorno ci cercherete, noi non potremo farlo perché i vostri cognomi cambieranno, noi saremo qui ad aspettarvi".

La riforma che dovrebbe dare continuità affettiva ai bambini in affidamento, affinché

possano essere adottati dalle famiglie che li stanno crescendo e non strappati per essere portati in una ulteriore nuova famiglia, è diventata legge da alcuni mesi. Ma in molti casi, i giudici fanno come se non ci fosse.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica