Dopo l'incontro tra Ilaria Cucchi e il generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, arriva l'attacco. La Cucchi di fatto non tende la mano all'Arma e commenta così il faccia a faccia con il generale: "Dal generale Nistri mi sarei aspettata non dico le scuse, perché avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante. Ma non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco".
Secondo la sorella di Cucchi, il generale dell'Arma avrebbe parlato soprattutto dei carabinieri che in queste settimane hanno "rotto il muro di silenzio": "Come a dire - ha aggiunto - che gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo non sono degni di continuare ad indossare la divisa che io amo e che rispetto". Poi la Cucchi continua: "Il generale Nistri avrà sicuramente le sue ragioni ma perché dirlo a me, a noi, in questa occasione. In un processo in cui stanno emergendo gravissime responsabilità siamo sicuri che vi sia proprio adesso l'insopprimibile esigenza di punire proprio coloro che hanno parlato? Questo processo lo abbiamo fortissimamente voluto e ora il generale vuole colpire tutti coloro che hanno parlato".
E alle parole della Cucchi risponde il ministro Tria: "Il Comandante dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri non ha portato avanti alcun sproloquio e non hamanifestato nei confronti di nessuno pregiudizi punitivi. Ero presente, se lo avesse fatto sarei intervenuta! Semplicemente, ha rimarcato l'obbligo per tutti i gradi al rispetto delle regole, il che
rientra nelle sue prerogative di Comandante".
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