Discobola azzurra aggredita: "E' razzismo ma non cercavano me"

Si indaga per capire se si tratti di razzismo. Per ora i carabinieri escludono la pista dell'odio razziale. Insorge il Pd, che accusa Salvini

Discobola azzurra aggredita: "E' razzismo ma non cercavano me"

La discobola e pesista italiana di origini africane Daisy Osakue è stata aggredita nella notte a Moncalieri, in provincia di Torino. Secondo le prime ricostruzioni due uomini le avrebbero lanciato delle uova dal finestrino di un'auto, colpendola al volto intorno alle 1.30. La ragazza sarà sottoposta a un intervento per rimuovere un frammento di guscio d'uovo: ha infatti riportato una lesione alla cornea.

I carabinieri che indagano sull'accaduto però, riferiscono fonti dell'agenzia Agi, escluderebbero per il momento che l'aggressione sia riconducibile alla discriminazione razziale. L'aggressione, per quanto deprecabile, pare non essere stata ulteriormente aggravata da insulti o minacce di stampo razzista. Nei giorni scorsi, spiegano gli investigatori, la stessa auto sarebbe già stata segnalata dai residenti della zona per episodi analoghi di lanci di uova sui passanti. I militari dell'Arma sono al lavoro per rintracciare ed identificare i responsabili dell'accaduto.

Uscita dall'ospedale, la giovane atleta azzurra ha spiegato: "Andrò a Berlino, due giorni senza allenamento, poi mercoledì mattina un altro controllo a Torino all’ oftalmic e potrò ricominciare ad allenarmi giovedì". "Credo che non cercassero me - aggiunge intervistata da La Stampa - ma più in generale una ragazza di colore. In quella zona ci sono molte prostitute di origine africana, probabilmente volevano colpire una di loro per fare una bravata" (guarda il video).

Fra i primi a darne notizia, a metà mattina, il direttore del tg La7 Enrico Mentana, che sul proprio profilo di Instagram ha pubblicato la foto del viso della giovane in lacrime con un occhio tumefatto.

In difesa della Osakue sono intervenuti anche i Giovani democratici del Piemonte, a cui la atleta è peraltro iscritta: "Questa aggressione ferisce nel profondo lei e tutta la nostra comunità - si legge in una nota diramata stamane - Saremo al suo fianco nella battaglia per chiedere giustizia: è ora di smetterla di sottovalutare le aggressioni a danno di persone che come unica

colpa hanno quella di avere un diverso colore della pelle." Tutto il Pd, dal segretario Martina all'ex premier Renzi insorge a condannare l'episodio, parlando di aggressione razzista e in qualche caso accusando anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

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