"I soldi o vi ammazzo". Così un clandestino minacciava le ragazze

Un ventunenne marocchino (risultato clandestino e già destinatario di un provvedimento di espulsione) è stato arrestato a Modena con l'accusa di tentata rapina: avrebbe aggredito tre ragazze, introducendosi in auto con loro per rapinarle minacciandole con un coltello

Una volante della polizia locale di Modena
Una volante della polizia locale di Modena

Tentò di rapinare tre ragazze di ritorno da una serata in compagnia, infilandosi con loro in auto e puntando un coltello alla gola della ragazza che guidava. A poco meno di un mese di distanza dai fatti, il presunto aggressore ha finalmente un volto: si tratta di un ragazzo di 21 anni originario del Marocco, risultato clandestino (in quanto privo di permesso di soggiorno) e già destinatario di un provvedimento di espulsione. E dopo esser stato arrestato nelle scorse ore dalla polizia giudiziaria a Modena, dovrà adesso rispondere di tentata rapina aggravata e di porto di armi bianche senza giustificato motivo. L'episodio si è verificato in una zona centrale della città emiliana, nella notte fra il 17 e il 18 settembre.

Stando a quanto riportato dai media locali, le tre giovani stavano tornando verso l'automobile dopo un sabato sera trascorso in centro storico. Il ventunenne le avrebbe notate dirigersi verso una via piuttosto isolata, dove avevano lasciato il mezzo. E approfittando tanto dell'oscurità quanto del fatto che a quell'ora la strada fosse praticamente deserta, le avrebbe seguite senza farsi notare. Così facendo sarebbe addirittura riuscito ad introdursi nell'abitacolo della vettura insieme a loro, cogliendole di sorpresa. E una volta entrato, le avrebbe minacciate con una lama, intimando loro di consegnargli portafogli, smartphone ed oggetti di valore. Si sarebbe focalizzato soprattutto sulla ragazza al volante, puntandole contro il coltello. E quest'ultima, in preda al panico e allo choc, avrebbe acceso il motore ed accelerato nel tentativo di allontanarsi, cozzando però dopo pochi metri contro alcuni veicoli in sosta.

Un sinistro che avrebbe ferito lievemente tanto le ragazze quanto lo straniero, ma che lo avrebbe se non altro indotto a desistere dal suo intento e a darsi alla fuga nelle vie limitrofe per far perdere le proprie tracce. Ad incastrarlo sarebbero però state le successive indagini della polizia locale: gli agenti intervennero sul posto per quel che pareva un semplice incidente stradale, prima che le aggredite li mettessero al corrente di quel che era avvenuto e fornendo anche un identikit del malvivente. Nei giorni successivi, gli operatori hanno passato al setaccio le immagini registrate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza dell'area, alla ricerca di indizi capaci di risolvere il rebus.

E d'intesa con la polizia giudiziaria, sarebbero in questo modo riusciti a risalire all'itinerario percorso dall'aggressore quella sera, individuando poi un fotogramma che ne ritraeva nitidamente il volto. Il magrebino è quindi stato rintracciato a circa tre settimane dall'accaduto e condotto presso il carcere cittadino.

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