"Sono circa 21 milioni i contribuenti che risultano avere debiti a vario titolo con gli enti creditori che li hanno affidati a Equitalia per la riscossione". Lo ha affermato l’amministratore delegato della società della riscossione Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell’audizione sul contrasto all’evasione fiscale in commissione Finanze alla Camera. "Il 53% di questi contribuenti - ha aggiunto - ha accumulato pendenze che non superano i mille eurò. Riferendosi alle fasce di debito, Ruffini ha evidenziato che il 20% dei contribuenti ha debiti compresi tra i mille e i 5 mila euro". "Il che vuol dire - ha affermato sempre Ruffini - che il 74% dei cittadini ha debiti fino a 5mila eurò, nei confronti di circa 8mila enti creditori tra quali figurano, ha ricordato anche Comuni e altri enti, oltre alle agenzie fiscali. La tabella allegata al documento depositato dall’ad in Commissione, indica, in particolare, debiti tra i 5mila e i 10mila per il 7,1% dei contribuenti, tra i 10mila e i 50mila per l’11,9%, tra i 50mila e 100mila per il 3,0% e oltre i 100mila per il 4,0 per cento". Ma un punto centrale per le casse di Equitalia riguarda invece i debiti diefiniti "irrecuperabili".
E a parlarne è sempre lo stesso Ruffini che svela di fatto una sorta di "buco nero": "Il carico contabile residuo, affidato dai diversi enti creditori a Equitalia, nel periodo 1 gennaio 2000 - 31 dicembre 2016, ammonta a 817 miliardi di euro. Questo importo per oltre il 43% è difficilmente recuperabile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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