Confermata l'assoluzione per Luca Delfino, l'uomo accusato di aver ucciso l'ex fidanzata Luciana Biggi, trovata sgozzata nel centro storico del capoluogo ligure il 28 aprile del 2006. La Corte d’Appello di Genova ha confermato l’assoluzione per il 36enne genovese.
A chiedere la conferma dell’assoluzione per Delfino è stato il pm Enrico Zucca, che in primo grado aveva chiesto una condanna a 25 anni. Il nuovo processo nei confronti di Delfino, che è attualmente detenuto nel carcere di Prato, dopo essere stato condannato a 16 e 8 mesi di reclusione per l’assassinio di un’altra sua ex fidanzata, Antonella Multari, aveva solo valore risarcitorio.
A costituirsi parte civile era stata la sorella gemella della vittima, Bruna Biggi, a cui la Corte doveva decidere se riconoscere o meno l’eventuale risarcimento. Il legale di Delfino, Riccardo La Monaca, si è detto "contento per la decisione dei giudici, conferma la correttezza delle argomentazioni dei giudici di primo grado". L’avvocato Carlo Golda, che rappresenta la parte civile, dal canto suo si è detto soddisfatto che "la Corte non abbia dichiarato inammissibile il ricorso in appello confermando che era validamente proposto e meritevole di esame". "Leggeremo le motivazioni della sentenza - ha aggiunto -, poi si valuterà un eventuale ricorso in Cassazione o, se ci saranno i presupposti, l’eventualità di un passaggio alla giustizia comunitaria.
In base al diritto sia italiano che comunitario, anche se non vi sono le prove sufficienti per condannare l’imputato per omicidio volontario, le ragioni possono esserci per l’obbligo del risarcimento", ha aggiunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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