Delitto Macchi, ergastolo a Stefano Binda

L'uomo è stato arrestato solamente nel 2016 quando una sua amica riconobbe la sua scrittura in una lettera inviata alla famiglia Macchi

Delitto Macchi, ergastolo a Stefano Binda

Stefano Binda, accusato di essere il killer di Lidia Macchi, è stato condannato all'ergastolo. Lo ha annunciato la Corte d'Assise di Varese. La sentenza arriva 31 anni dopo il brutale omicidio che aveva sconvolto la città lombarda.

Risalire all'identità di Binda non è stato facile e ci sono voluti quasi trent'anni. L'uomo è stato arrestato solamente nel 2016, dopo che una sua amica aveva riconosciuto la sua grafia in una lettera inviata alla famiglia della Macchi.

Il processo, come scrive il Corriere, è durato oltre un anno "e sono stati ascoltati decine di testi, tra cui Patrizia Bianchi, amica

dell’imputato ai tempi dell’omicidio che ha riconosciuto il testo della lettera inviata da un anonimo alla famiglia della ragazza nel 1987, nel giorno dei funerali e riconducibile secondo l’accusa alla grafia di Binda".

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