La prima sezione penale della Cassazione è chiamata a mettere la parola fine sul processo del delitto della studentessa Meredith Kercher, quello che oramai è diventato per tutti il delitto di Perugia, compiuto nella notte tra il primo e il due novembre 2007. O ci sarà l'assoluzione definitiva per i due giovani o l'ordinanza per una revisione del processo d'appello.
Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati condannati in primo grado - rispettivamente a 25 e 26 anni - e assolti, in seguito, il 3 ottobre 2011. Si trova in carcere, invece, e con sentenza definitiva, l'ivoriano Rudy Guede, che sta scontando una pena di 16 anni di reclusione per concorso in omicidio e violenza sessuale.
La Knox e Sollecito non sono presenti in aula: lei attende il verdetto dei giudici supremi a Seattle, lui a Verona. Assente anche la famiglia della vittima.
"In questo processo il giudice di merito ha smarrito la bussola" queste le dure parole del procuratore generale Luigi Riello nella sua requisitoria in Cassazione riferendosi alla sentenza d’appello che ha assolto Raffaele Sollecito ed Amanda Knox dall’accusa di avere ucciso la giovane ragazza. Il suo intervento è ancora in corso e la sua richiesta è quella di annullare le assoluzioni per il duo Knox-Sollecito.
E continua: "Trovo in non pochi passaggi della sentenza di secondo grado una sorta di immunità antropologica degli imputati. Si parla degli imputati come dei bravi ragazzi impegnati neglistudi. È come se il delitto fosse stato compiuto dal solo diseredato Rudy Guede" . "La perizia genetica è stata concepita come una pietra tombale ma in realtà non lo è, e se anche lo fosse avrebbe seppellito degli indizi che hanno invece una loro vitalità" prosegeundo nel suo intervento.
La parole dell'avvocato della difesa Giulia Buongiorno: "Era doveroso concedere la perizia generica sul Dna nel processo d’appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher" afferma nella sua arringa di fronte alla Cassazione. La Bongiorno ha ricordato che Sollecito "è finito in carcere per un’impronta di scarpa rivelatasi poi di Guede". Il difensore ha quindi sottolineato che non si vuole "la polizia scientifica sul banco degli imputati, ma abbiamo messo in luce una serie infinita di errori".
"La seconda prova regina - ha aggiunto - il gancetto del reggiseno di Meredith, è stato recuperato 47 giorni dopo l’omicidio dopo che erano entrati in casa una serie di poliziotti per fare delle perquisizioni". Il legale si è anche soffermato sul memoriale della Knox scritto la notte dell’arresto quando, a suo avviso, ci fu "un blackout di garanzie difensive per il quale il memoriale è inutilizzabile". "Vi chiedo di controllare gli atti
538em;"> - ha concluso - guardiamo bene gli atti".In serata la decisione della Cassazione è stata rimandata a domani.
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