Un diverso modo di pensare può aiutare a risolvere il caso di Denise Pipitone? È quello che pensa l’ex pm Maria Angioni, che nella puntata di ieri di “Quarto grado” è stata intervistata telefonicamente per chiarire la sua posizione.
Angioni, che nei giorni scorsi è stata oggetto di forti critiche, ha spiegato di aver trasmesso alla procura una foto da un profilo Facebook: quella foto però non si riferisce, come si è pensato, alla cugina dell’ex di Jessica Pulizzi. L’ex pm ha affermato che le sue sono “ipotesi criminologiche”. Poi ha aggiunto: "La mia personale idea è che qualcuno l’abbia sistemata in modo che stia bene in adempimento di idee un po’ patriarcali, vecchie. Ma se continuiamo a pensare nei modi standard, non riusciremo a trovare mai Denise, chi sta nell’ombra e ha deciso il sequestro non parlerà mai perché mai messo in crisi”. Angioni ha citato un’usanza arcaica della Sardegna, regione in cui oggi si trova in qualità di giudice del lavoro: anticamente, quando una donna si comportava male secondo le regole del patriarcato, le veniva portato via il figlio. Per questo l’ex pm ha invitato a ragionare in modo differente.
Angioni, che si è detta aperta al confronto, ha ribadito che, a suo avviso, Denise sia stata “collocata in qualche famiglia” e ora si trova “in un contesto internazionale”. Le critiche le hanno dato da pensare. “La reazione è stata molto pesante, bisogna chiedersi il perché - ha commentato ancora Angioni - ho detto quello che penso. Se nessuno getta le pietre nello stagno, lo stagno ristagna”.
Le segnalazioni su presunti avvistamenti di Denise sono stati davvero tantissimi da quel triste 1 settembre 2004, da quando la bimba sparì da Mazara del Vallo. L’investigatore privato Espedito Marinaro, ospite in trasmissione, ha raccontato di aver, per esempio, verificato lui stesso una bambina nomade trovata a Bergamo, il cui Dna però non corrispondeva a quello di Denise: il detective tuttavia crede che ora Denise si trovi in Spagna.
A “Quarto grado” si sono ripercorsi anche gli esiti negativi di una presunta pista pedofila. Poco prima che Denise scomparisse, la zia aveva avvistato un uomo scattarle delle fotografie: mamma Piera Maggio dichiarò che lo stesso uomo, definito dalla zia “stravagante”, l’avesse inseguita. Ma non solo l’uomo in questione ha negato tutto, ma anche la procura l’ha ritenuto estraneo ai fatti.
Intanto le indagini proseguono a Mazara del Vallo.
In questi giorni ci sono state le audizioni di 6 persone, 4 delle quali completamente nuove rispetto alle indagini dell’epoca. Inoltre ci sono state delle ispezioni nell’albergo dove lavorava Anna Corona: sono state infatti ispezionate le vie di accesso e di uscita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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