La denuncia di Wired: "Il Corriere ha gonfiato il traffico del sito internet"

Nel mirino l’acquisto di clic creati in automatico attraverso il cosiddetto “site under”, una pratica fraudolenta

La denuncia di Wired: "Il Corriere ha gonfiato il traffico del sito internet"

Il Corriere.it ha gonfiato il traffico del proprio sito internet con l’acquisto di clic creati in automatico attraverso il cosiddetto “site under”. Lo scrive Wired, spigendo che "oltre a generare pagine e utenti in realtà inesistenti, tale pratica ha provocato anche l’erogazione a vuoto di banner pubblicitari sulla homepage del Corriere della Sera e di preroll, gli spot video, su Corriere Tv. Gli inserzionisti hanno dunque commissionato (e pagato?) campagne almeno in parte invisibili".

A riprova della tesi, Wired pubblica un video in cui nel mese di aprile "è ripresa la navigazione sul sito “di gossip e di notizie incredibili” www.stranemaweb.com. Il clip mostra come, cliccando sul simbolo X di chiusura di un pop-up pubblicitario di Allianz, oltre a far sparire l’annuncio si provoca in realtà l’apertura di una pagina sottostante, che carica la home di Corriere.it. L’utente non se ne accorge neppure, se non alla chiusura della pagina soprastante. L’operazione viene poi ripetuta in una sezione interna dove, cliccando sulla chiusura di un video, in sottofondo parte il Corriere Tv. In questo caso il video del Corriere, che riguarda una lite tra l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni e Peter Gomez del Fatto accaduta negli studi della 7, è preceduto da un preroll, uno spot pubblicitario che gira a vuoto. Lo scontro Formigoni-Gomez è avvenuto la sera del 16 aprile. La home di Corriere.it che compare nel video si riferisce con ogni probabilità al 18".

Difficile quantificare quanto traffico fasullo sia stato generato. Tuttavia il 17 aprile è uno dei giorni in cui si è verificato il sorpasso ai danni di Repubblica.it: 2 milioni 615mila utenti contro 2 milioni e 600mila, 33 milioni di pagine rispetto a 31. Alla richiesta di Wired di spiegazioni in proposito, Rcs ha dichiarato che quanto accaduto è una pratica "molto poco pertinente ed estranea alla nostra cultur" e che "non c’è stato nulla di fraudolento da parte nostra. Abbiamo comprato traffico in modo trasparente per far conoscere il prodotto. Il fornitore Tradedoubler ha deciso a nostra insaputa di accelerare l’erogazione nei giorni di Pasqua. Quando ci siamo resi conto che non si trattava di quel che avevamo concordato abbiamo interrotto la fornitura".

La precisazione di Rcs

"Leggo con stupore l'articolo di Wired.it", commenta Alessandro Bompieri, direttore generale Media del Gruppo Rcs. "Abbiamo fatto una campagna di web marketing per far conoscere Corriere.it nei giorni festivi di Pasqua. Appena verificato che alcuni siti stavano veicolandola in modo improprio, l'abbiamo bloccata", spiega Bompieri. "Segnalo peraltro che rispetto ai

538em;">dati di accesso al sito nel mese di aprile, le impression totali generate da quella campagna sono state tra i 2 e i 3 milioni, un dato ben poco significativo se confrontato con i circa 740 milioni di page views nel mese".

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