La madre di Desirée: "Torna in carcere? Rasserenati"

Una nuova misura per Minthe, che resterà in carcere, dopo le decisioni di scarcerazione comunicate il 19 giugno

La madre di Desirée: "Torna in carcere? Rasserenati"

La madre di Desirée Mariottini, la ragazza che due anni e mezzo fa è stata trovata senza vita in uno stabile abbandonato a Roma, ha commentato la sentenza subito dopo la sua lettura:“È un momento bruttissimo, uno degli assassini di mia figlia è libero. Non ho avuto giustizia, mi aspettavo una sentenza del tutto diversa. Non mi spiego come possa uscire, mi aspettavo l'ergastolo per tutti gli imputati". Barbara Mariottini si aspettava condanne diverse per gli assassini di sua figlia. Secondo quanto reso noto ieri infatti, Brian Minthe sarebbe uscito come uomo libero per decorrenza dei tempi. Oggi però la svolta.

Solo 2 gli ergastoli

I giudici della terza Corte di Assise di Roma hanno condannato all’ergastolo solo Mamadou Gara e Yusef Salia, mentre Alinno Chima e Brian Minthe sono stati condannati rispettivamente a 27 e 24 anni di reclusione. Per la scadenza dei termini di custodia tutelare, Minthe sarebbe però dovuto tornare libero e questo aveva fatto cadere nella disperazione la signora Mariottini. Le accuse nei confronti degli imputati vanno, a seconda delle posizioni, dall'omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori. La sentenza è arrivata a quasi tre anni di distanza dai fatti nel processo per la morte di Desirée, la 16enne originaria di Cisterna di Latina, trovata senza vita il 19 ottobre del 2018 dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma. Delusione e rabbia inizialmente per la madre della giovane vittima che si aspettava un risultato diverso. Aveva ascoltato la sentenza in lacrime, vestita con una maglietta con la foto della figlia, quasi per sentirla ancora più vicina in quel difficile momento. Subito dopo, uscita dall’aula, aveva commentato quanto appena udito.

La madre di Desirée ieri: "Come fa a uscire?"

Ai microfoni, come si vede nel video riportato dal Corriere, Barbara aveva parlato di un momento bruttissimo perché “uno degli assassini è libero. Aspettavo una sentenza completamente diversa. Al meno non deve uscire. Non me lo spiego. Come fa a uscire?” queste le sue parole. E aveva continuato a chiedersi tra sé e sé “come fa a uscire?”. Il 21 ottobre 2019, dopo poco più di un anno dalla morte della ragazza, il gup di Roma aveva mandato a processo i quattro cittadini africani.

Secondo l'accusa infatti,“hanno abusato a turno della ragazza dopo averle fatto assumere un mix di droghe che ne ha provocato il decesso”. Il 14 dicembre 2020 il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pubblico ministero Stefano Pizza avevano chiesto l’ergastolo per tutti e quattro gli imputati con isolamento diurno per un anno. Era invece stata chiesta l’assoluzione per Gara solo dalle accuse di cessione di stupefacenti e induzione alla prostituzione.

La svolta: Minthe resta in carcere

Invece oggi la svolta: Brian Minthe non lascia il carcere. Ieri sera i giudici hanno inflitto, dopo una lunga camera di consiglio, una condanna a 24 anni e mezzo disponendone la scarcerazione per i fatti di droga. In queste ore però, Minthe è stato raggiunto da una nuova misura, chiesta e ottenuta dalla Procura di Roma, per l'accusa di omicidio. L'avvocato Maria Concetta Belli, legale di della signora Mariottini, ha commentato la sentenza sottolineando che "la notizia che Minthe resta in carcere rasserena gli animi. Il fatto che una persona condannata a 24 anni e 6 mesi potesse tornare libero era una cosa inconcepibile. La reazione della madre di ieri sera è stata umana, per lei sono stati due anni terribili, un processo doloroso in cui ha dovuto rivivere tutte le fasi di questa drammatica vicenda".

L'avvocato Maria Teresa Ciotti, legale dei nonni e della zia della ragazza, ha spiegato che "la mamma di Desiree ieri era rimasta sconvolta alla lettura della sentenza dal fatto che uno degli

imputati potesse lasciare il carcere ma questa mattina ha accolto con soddisfazione la notizia. Nulla potrà restituirle la figlia ma queste condanne ridanno dignità e rispetto alla memoria di Desirée".

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