Tradizione vuole che siano i giorni più freddi dell'anno ma in questa anomala stagione invernale non andrà cosi. I giorni della Merla, che durano dal 29 al 31 gennaio, li trascorreremo con una clima così straordinariamente mite che entrerà di diritto negli annali della meteorologia.
Perchè si chiamano così
La tradizione popolare ci dice che il nome dato agli ultimi giorni del primo mese dell'anno, appunto i giorni della Merla, deriverebbe da una leggenda secondo la quale i merli, una volta, avevano tutti le piume bianche ed il gelo degli ultimi tre giorni di gennaio li aveva costretti a cercare un riparo più sicuro dal freddo che non fosse il loro nido. Per questo motivo, una merla aveva deciso di rifugiarsi su un tetto accanto al comignolo di una casa dal quale usciva il tepore del camino. A causa del fumo, però, le penne dell'animale, da bianche diventarono nere e da quel momento i merli hanno le piume scure.
Fine gennaio tra i più caldi di sempre
Quest'anno la tradizione non sarà rispettata, anzi. Cosa sta accadendo? Da alcuni giorni l'Italia è interessata da miti ed umide correnti sud-occidentali che mantengono un quadro climatico ben superiore alle medie del periodo. Le temperature sono destinate ad aumentare ancora, da oggi e fino a sabato. Nelle zone geograficamente più esposte alle miti correnti meridionali si toccheranno punte di 18-20 gradi, in particolar modo in Calabria e sulle due Isole Maggiori con un'anomalia termica di 8-10 gradi verso l'alto. Altro che giorni della Merla, sembrerà di essere ad Aprile.
Ma il clima resterà molto mite anche al Centro-Nord dove, nonostante una maggiore nuvolosità dovuta ad infiltrazioni di aria umida in quota, i termometri registreranno temperature massime anche di 16 gradi al Centro e 12-13 sulle regioni settentrionali. Praticamente ovunque, lo scarto con la media superererà i 5-6 gradi. Si potrà dire che ci aspetta un anticipo di primavera.
Ma l'inverno è dietro l'angolo
Questa incredibile anomalia termica dovrebbe durare fin verso i primi giorni del nuovo mese ma, dal 5 febbraio, si spalancherebbero le porte dell'inverno, quello vero: l'alta pressione, in pieno Oceano Atlantico, si dirigerebbe verso Nord causando una intensa colata gelida di estrazione polare che colpirebbe, in modo diretto, tutta l'Europa centrale fino ad entrare nel cuore del Mar Mediterraneo con risvolti freddi e nevosi per gran parte delle nostre regioni.
A causa della distanza temporale, però, questa non è una
previsione ma una linea di tendenza a medio termine. Certamente, per la prima volta in questa stagione, sembra esserci uno spiraglio per la prima, vera, fase fredda del "non inverno" 2019-2020.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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