Dimesso dall'ospedale, 29enne muore di meningite

Pier Paolo Padovani si era presentato al pronto soccorso con mal di testa e febbre alta. Aperta un'inchiesta per omicidio colposo

Dimesso dall'ospedale, 29enne muore di meningite

È arrivato al pronto soccorso con febbre altissima e dopo alcuni accertamenti è stato dimesso. Ma Pier Paolo Padovani, 29enne studente lavoratore di Ferrara, è morto il giorno successivo. A uccidere il giovane una meningite da meningococco. E ora è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo per verificare quanto accaduto in ospedale.

Domenica sera, il giovane si era presentato al pronto soccorso di Cona con un forte mal di testa e febbre alta. Dopo qualche analisi, i medici di turno avevano escluso il ricovero. Così il giovane nella notte ha fatto ritorno a casa dove le sue condizioni sono peggiorate in poche ore. Lunedì una ambulanza lo ha riportato d'urgenza al pronto soccorso e lì è stato disposto subito il ricovero nel reparto di Rianimazione. Poi, in tarda serata, il decesso. Martedì è infine arrivato il verdetto choc dai laboratori dell'ospedale: il giovane sarebbe morto per meningite da meningococco.

Tutte le persone che erano entrate in contatto con il ragazzo nell'ultimo periodo, circa un centinaio tra familiari, medici, infermieri e altri pazienti in attesa al pronto soccorso, sono state subito sottoposte a profilassi. E intanto la famiglia, senza perdere tempo, ha sporto denuncia ai carabinieri.

Ora la procura vuole fare chiarezza per capire se ci siano state delle negligenze da parte dei sanitari che hanno avuto in cura il giovane Pier Paolo. Il pm ha così disposto l'autopsia sul corpo del ragazzo e il sequestro delle cartelle cliniche. "I familiari di Pier Paolo - ha spiegato l'avvocato della famiglia, come riporta il Resto del Carlino - stanno cercando di capire cosa sia accaduto. Abbiamo presentato una querela e ora aspettiamo che la procura faccia i suoi passi". Il sospetto dei Padovani è che il 29enne sia stato "dimesso troppo in fretta" e senza una diagnosi esatta. Come spiega il giornale però, i medici del pronto soccorso potrebbero essere stati indotti in errore da una rara malattia ematologica della quale il ragazzo soffriva da alcuni anni e per la quale era in cura.

Per avere un quadro completo di quanto accaduto e valutare così le eventuali responsabilità bisognerà però aspettare l'esito dei prossimi atti di indagine.

"Conoscevo Pier Paolo da quando è nato – ha dichiarato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri -, sono legato personalmente a tutta la sua famiglia e condivido con tutti i suoi cari e con

gli amici il profondo dolore per la sua scomparsa. Mi auguro che al più presto sia fatta chiarezza su quanto accaduto nelle sue ultime ore di vita, perché troppi interrogativi sono rimasti aperti".

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