Vergognosa. Non c'è altro modo per definire l'intervista di Oliviero Toscani apparsa sulle pagine della cronaca di Palermo di Repubblica. Un j'accuse ai siciliani e alla Sicilia pieno di luoghi comuni e di approssimazione intellettuale che sfocia nell'insulto ad un'intera terra. Mettiamolo subito in chiaro, chi scrive è palermitano. Ma ciò non toglie nulla all'attacco gratuito sferrato da Toscani all'intera Sicilia. Per capire di cosa stiamo parlando, basta riportare le parole dello stesso fotografo ed esperto di marketing e pubblicità sull'isola. A chi gli chiede il motivo di un boom di turisti in Sicilia, Toscani risponde con un'affermazione del tutto vuota e ormai fuori dal tempo: "Il Padrino piace sempre...". Poi l'affondo parlando del patrimonio artistico e culturale presente in Sicilia: "Tutta roba creata da madre natura o che hanno realizzato gli avi dei siciliani di oggi. I residenti attuali non hanno alcun merito per la bellezza che abbonda in Sicilia. Si ritrovano in mezzo a un tesoro inestimabile che davvero non meritano. Anzi". Insomma i siciliani di oggi, secondo Toscani sono letteralmente da "buttare".
Va detto che alcuni errori per il rilancio dell'Isola sono stati fatti, ma di certo c'è ancora a Catania, a Palermo e su tutta la regione chi crede nella valorizzazione del patrimonio che viene custodito dal mare che separa la Sicilia dal resto d'Europa. Poi arriva ancora un'altra critica che investe in pieno i giovani che sull'isola si battono per far ripartire il tessuto economico: "La Sicilia è la più grossa discarica di intelligenze che esista al mondo. In Sicilia trovi persone geniali, e sono tante, ma non riescono a emergere per colpa di un sistema fondato sul compromesso". Qui nessuno vuol negare che a volte in Sicilia è difficile fare impresa o soltanto avere l'ardire di credere nel futuro, ma di fatto va sottolineato che l'isola, proprio grazie al turismo che Toscani lega al Padrino in modo ignobile, ha conosciuto e sta conoscendo una sorta di Rinascimento che ad esempio ha portato diversi ragazzi ad aprire attività recettive o legate alla ristorazione. Ma per Toscani l'isola è popolata da aggressori cronici che hanno un solo obiettivo: rovinare la terra in cui vivono.
E in queste parole che seguono c'è tutto il Toscani pensiero: "Quando possono infieriscono contro la loro terra. Gli scempi che sono stati fatti in Sicilia sono troppi e tremendi. Pensi a cosa hanno combinato nella Valle dei Templi". Vero, l'abusivismo e la speculazione edilizia in alcune zone sono due piaghe storiche della Sicilia. Ma allo stesso tempo va detto che ad esempio le isole minori, basti pensare a Pantelleria, ma anche Favignana o Lampedusa sono degli autentici gioielli naturalistici dove l'ecosistema viene assolutamente preservato dalla presunta violenza del mattone che Toscani tanto sottolinea. Nessuno qui vuole nascondere i problemi della Sicilia. Ma si cerca almeno di ridare dignità a una terra che non può subire l'insulto gratuito del primo maître à penser che passa dalle pagine di un quotidiano.
Qualcuno sui social ha cercato di parare i colpi definendo le parole di Toscani "incommentabili". Troppo poco. Bisognerebbe pretendere delle scuse da rivolgere alle istituzioni siciliane che forse non hanno ben inteso il peso delle sue parole.
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