Disoccupati vanno a Lourdes: "Mi aggrappo alla preghiera"

Non sapendo più a chi rivolgersi, vedono nella fede una forma di conforto, un appiglio nei momenti più difficili

Disoccupati vanno a Lourdes: "Mi aggrappo alla preghiera"

Da troppi anni non trovano lavoro. Disperati, hanno rinunciato a protestare e si rifugiano nella preghiera.

Un bollettino di guerra quello dei disoccupati italiani. Nonostante un timido calo, a marzo infatti il tasso di disoccupazione è sceso all'11,4%, molti italiani fanno fatica a trovare un posto di lavoro, stabile o meno che sia. Non sapendo più a chi rivolgersi, vedono nella fede una forma di conforto, un appiglio nei momenti più difficili. "Ho perso il lavoro dopo 15 anni di attività in una ditta che ha fallito. E da 5 anni sono una precaria. Non mi resta altro che rivolgermi anche alla Madonna per non perdere la speranza di trovare un posto di lavoro stabile". "Anche io mi rivolgo all'intercessione della Vergine per trovare lavoro, con due lauree più che protestare, mi aggrappo alla preghiera".

Alcuni si sono spinti oltre alla preghiera, e nella domenica di primo maggio, si sono recati in pellegrinaggio al santuario mariano di Lourdes, in Francia. L'intento? "Dare una mano agli ammalati che si recano a pregare nella più famosa grotta delle apparizioni della Madonna e, nello stesso tempo, pregare sperando che dall'Alto possa arrivare un insperato aiuto per entrare nel mondo del lavoro", confidano gli organizzatori dell'iniziativa, volontari e dirigenti dell'Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourder e Santuari internazionali).

Niente bandiere e sigle sindacali, quindi, per questi cento disoccupati.

Accanto a loro ci saranno anche 20 bambini ricoverati nei reparti di oncologia del Policlinico Gemelli e dell'Ospedale Padiatrico Bambino Gesù , accompagnati dalle proprie famiglie. A guidare il pellegrinaggio, il Vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Monsignor Gerardo Antonazzo.

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