Le Dolomiti bellunesi svelano i loro gioielli antichi

Alla scoperta della città di Feltre, della sua gente e di ristoranti d'eccezione Per vacanze di tradizione all'insegna del basso impatto ambientale

Le Dolomiti bellunesi svelano i loro gioielli antichi

Una natura rigogliosa, il cielo azzurrissimo e la luce che gioca con le vette delle Dolomiti bellunesi danno un senso di pace e distensione. Questo il primo impatto arrivando a Feltre, paese in provincia di Belluno da dove partire per una vacanza ecologica. Passeggiare e pedalare, ma anche andare alla scoperta della storia e delle persone che vivono in questo territorio storicamente legato a Venezia ma che resta aggrappato a guglie, pinnacoli e pareti rocciose delle montagne patrimonio dell'Unesco.

A fare da sfondo a Feltre è lo spettacolo delle Dolomiti con il loro colore mutevole a seconda delle ore del giorno: sono pallide con il sole, grigie dopo un temporale, rosa all'alba e al tramonto. La città dipinta - così è ribattezzata Feltre - è una piccola bomboniera piena di suggestioni e sorprese: piazza Maggiore che in pochi metri racchiude lo splendore del Palazzo della Ragione; il colonnato Palladiano e uno dei pochi esempi di teatro al primo piano, il «Teatro della Senna» (ovvero il teatro della scena), ribattezzato anche «Piccola Fenice» perché gli interni sono identici alla Fenice di Venezia (il progetto fu firmato dallo stesso architetto Gianantonio Selva).

Un teatro unico che da solo vale il viaggio a Feltre: un luogo magico e denso di storia con i suoi palchetti decorati a tempera, dove un giovane Carlo Goldoni nel 1729-1730 diede prova della sua bravura di attore e del suo talento. C'è anche una galleria di arte moderna (Palazzo Bovio Cumano, via Paradiso 8) intitolata a Carlo Rizzarda, maestro del ferro battuto che ebbe grande successo a Milano arrivando fino a Parigi e grande interprete dell'Art Decò.

Una volta visitata la cittadina, le zone circostanti offrono la possibilità di effettuare passeggiate semplici, sono una trentina i cammini con percorsi diversi che si possono scegliere. Un'idea per partire è quella di percorrere il tratto da Feltre per Facen: si percorre in due ore e mezzo seguendo la segnaletica di bande rosse e gialle. Sempre per andare alla scoperta del Parco delle Dolomiti (www.dolomitipark.it) uno dei percorsi in bicicletta parte da Santa Giustina dall'Ostello Altanon (www.ostelloaltanon.it tel. 0437.800341; mobile 347.8478732; b&b da 25 euro a persona, mezza pensione 40 euro) per arrivare in Val Scura percorrendo un tracciato in parte su asfalto e in parte su selciato, raggiungendo il punto più alto a 900 metri in corrispondenza della Chiesa medioevale di San Felice, che corrisponde anche al punto più panoramico sulla Val Scura e sulla Val Belluna.

Sono luoghi accoglienti, dove ogni ora si scopre una parte di Italia dimenticata. Erano di questa zona le migliori balie del Paese: c'era l'usanza che le giovani donne che avevano appena avuto figli lasciassero la loro casa per andare a servizio dei signori, allattando i figli. La più famosa è la balia Maria che aveva cresciuto Luchino Visconti e per cui il regista nutriva grande affetto: prova ne sono le amorevoli lettere custodite al «Museo etnografico di Seravella» (www.museoertnograficodolomiti.it, biglietto 3 euro) a Cesiomaggiore, a venti minuti da Feltre con cui è collegato con gli autobus.

Per un soggiorno etico e sostenibile consigliamo di soggiornare a Casa Novecento (a partire da 60 euro,www.casanovecentofeltre.it, via Molan, tel. 0439.83021) un b&b accogliente e di grande qualità, attento alla natura e al rispetto ambientale (i prodotti serviti sono naturali e a chilometro zero). Casa Novecento è stata appena ristrutturata con materiali ecologici e a impatto zero e la produzione di energia è totalmente green grazie agli impianti di geotermia. Le camere sono graziose e ognuna ha il nome di uno scrittore o personaggio della cultura bellunese e feltrina. A Feltre sono due le tappe da non perdere: l'Unisono (www.unisonojazz.it, a partire da 30 euro) segnalato anche dal Gambero Rosso dove cenare nel cuore della città a suon di jazz con piatti della tradizione locale rivisitati e la Birreria Pedavena (www.labirreriapedavena.it con menù anche per vegetariani e della tradizione feltrina, prezzi popolari), una vera e propria istituzione del posto.

Per arrivare

a Feltre consigliamo il treno: partendo dalla stazione Milano Centrale e cambiando a Padova poi si prende un treno regionale per Feltre. Gli albergatori sono gentili e si occupano anche del trasporto da e per la stazione.

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