Dopo l'arresto arrivano le due parole e la confessione di Maurizio Diotallevi, l'uomo che ha ucciso strangolando e facendo a pezzi a Roma la sorella, Nicoletta. A quanto pare l'omicidio era stato pianificato da tempo nei minimi dettagli come lui stesso ha riferito agli investgatori: "Erano due mesi che stavo pensando di ucciderla ma il mio è stato un raptus, mi umiliava in continuazione", ha affermato durante l'interrogatorio. In base a quanto ricostruito, la vittima era tornata da poche ore a Roma dopo un viaggio in Svezia. L'uomo ha così messo in atto il suo piano di morte: "Appena rientrata ha ripreso a darmi ordini, a trattarmi come un bambino.
Ho aspettato che uscisse dal bagno e l'ho aggredita in salotto, strozzandola con una cintura". Secondo i risultati dell'autopsia la donna sarebbe morta, come indicato dal killer, per strangolamento. Il corpo sarebbe stato fatto a pezzi invece con una sega e con un coltello.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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