Un vero incubo quello vissuto per molto tempo da una donna di Qualiano, in provincia di Napoli. Maltrattata, offesa e umiliata dalla madre e dal fratello, con il padre che stava a guardare e acconsentiva. È finita con l’arresto della mamma e del giovane figlio, e l’obbligo dei domiciliari per il papà della vittima, una vicenda di violenza all’interno delle mura domestiche.
Le ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei “carnefici” sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord ed eseguite dai carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, è partita dalla denuncia resa dalla ragazza ai carabinieri della stazione di Qualiano. A convincere la giovane a raccontare l'incubo vissuto, i responsabili di un centro antiviolenza in cui la ragazza si era rifugiata dopo essersi allontanata da casa.
Le violenze sono andate avanti da quando la ragazza aveva 7 anni, oggi ne ha 20. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e spinto la vittima a denunciare è stato l’ultimo episodio avvenuto lo scorso novembre quando fu scaraventata dalle scale dal fratello.
La giovane vittima ha raccontato agli inquirenti, inoltre, di essere sottoposta a maltrattamenti fisici e psicologici da parte della madre, con offese, insulti e minacce nonché gravi violenze corporee, perché provvedesse a sbrigare le faccende domestiche.
La donna ha raccontato, inoltre, di essere stata costretta a lasciare gli studi e che, talvolta, non le veniva neppure consentito di far rientro a casa, rimanendo
quindi senza cibo e obbligata a pernottare all’aperto. Le vessazioni erano avvenute spesso in presenza del padre, che non interveniva davanti a tali comportamenti, diventando in questo modo complice degli altri due congiunti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.