Si spacciava per il fratello, ma era una donna. Per dodici anni si è appropriata dell'identità del fratello, riuscendo persino a trovare un impiego come operaio in un’azienda metalmeccanica della Brianza.
Ad architettare la truffa decennale, raccontata da Repubblica, è stata una donna, G. A., 37 anni, di Lissone. In questo lasso di tempo e prima che venisse scoperta, la donna che risultava un uomo è riuscita a collezionare una serie di reati: dalle ingiurie alle minacce passando per una lista multe mai pagate.
Alla fine, proprio una minaccia rivolta a un collega ha fatto scattare l'indagine. Solo che quando i carabinieri rintracciano il fratello, residente in Puglia da alcuni anni, si accorgono che qualcosa non torna. E alla fine scoprono il tranello.
Per la donna è scattata una denuncia per usurpazione di identità.Una vicenda paradossale che ricorda il film "Albert Nobbs", dove Glenn Close si traveste da uomo pur di trovare lavoro nella società maschilista di fine '800.
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