"Le nomadi si fanno il bidet nella fontana". E il sindaco deve chiuderla

A Fossano il primo cittadino Dario Tallone (Lega) costretto alle misure drastiche: "Questione sanitaria"

"Le nomadi si fanno il bidet nella fontana". E il sindaco deve chiuderla

Il problema è sanitario. E la colpa sarebbe dei "sinti". Per questo il sindaco leghista di Fossano, Dario Tallone, ha dovuto chiudere i rubinetti della fontana del paesino in provincia di Cuneo. Per ora verrà aperta dal venerdì sera e chiusa il lunedì mattina, ma "se si verificheranno ancora episodi del genere chiuderemo definitivamente".

Gli "episodi" di cui parla in sindaco alla Stampa sono curiosi. "C’erano donne nomadi di origine sinti che si facevano il bidet alla fontana – spiega – siccome si tratta di acqua che scorre con il sistema del riciclo si tratta di una questione sanitaria. Una cosa sono i bambini che ci giocano e va bene, diverso è che rischino di contrarre malattie".

Qualcuno aveva chiesto di evitare la chiusura organizzando un servizio di vigilanza anti-bidet, ma per ora il Municipio si è opposto all'idea definendo "impossibile" impegnare i vigili urbani per pattugliare l'area. Il motivo è semplice: "La polizia - dice il sindaco - municipale ha anche altro da fare".

E

pensare che la riqualificazione della zona attorno alla fontana è costato al Comune qualcosa come 500mila euro. E l'obiettivo di certo non era quello di far fare il bidet a "donne nomadi di origine sinti".

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