In linea teorica, avrebbe dovuto già trovarsi agli arresti da circa tre mesi. Questo perché sul suo conto pendeva già, a quanto pare, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa durante lo scorso mese di aprile dal Tribunale di Pisa per reati in materia di sostanze stupefacenti. Invece, quando è stato rintracciato dalle forze dell'ordine a decine e decine di chilometri dall'ultima residenza conosciuta (nel corso di alcuni accertamenti di routine) si trovava nei pressi del bar della stazione ferroviaria di Empoli (sempre in Toscana) in compagnia di alcuni connazionali.
Le manette sono così scattate nei giorni scorsi per un ventiseienne originario della Nigeria, che secondo gli inquirenti dovrà adesso rispondere dell'accusa di spaccio di droga. Stando a quanto ricostruito, il giovane extracomunitario avrebbe dei precedenti, tanto che il giudice del tribunale pisano che ha esaminato il suo caso tre mesi fa aveva deciso la misura restrittiva per evitare che si allontanasse. Una precauzione rivelatasi vana, in quanto l'uomo aveva nei giorni successivi già fatto perdere le proprie tracce sparendo da Pisa. E per qualche tempo ci era anche riuscito, spostandosi verso il Comune dell'area metropolitana fiorentina che dista oltre cinquanta chilometri dal posto in cui viveva precedentemente.
In che modo è stato scoperto? Attraverso uno dei tanti controlli effettuati dalla polizia nei pressi dello snodo ferroviario empolese, visto che i residenti della cittadina amministrata dal sindaco del Partito Democratico Brenda Barnini hanno più volte denunciato nel corso degli ultimi anni episodi di spaccio e aggressioni concretizzatisi proprio in quella porzione specifica del territorio (chiedendo a più riprese un intervento risolutivo capace di arginare o almeno ridimensionare il fenomeno). Lo straniero è stato così avvicinato insieme ad altri cittadini nigeriani dai poliziotti, che hanno così provveduto a chiedergli i documenti.
E dopo esser stato portato in caserma per dar modo agli investigatori di condurre ulteriori approfondimenti circa la sua identità, è emerso che pur risultando formalmente residente nella provincia di Pisa, di fatto era ormai da tempo senza fissa dimora. Da ulteriori accertamenti poi, gli agenti hanno appurato ed eseguito la pendente ordinanza di custodia e il ragazzo è stato quindi trasferito presso la vicina casa circondariale di Sollicciano, a Firenze.
La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria e sarà valutata nel corso del successivo processo che dovrebbe tenersi nelle prossime settimane, dove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori. Le indagini sono insomma ancora in corso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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