"Con questo quadro di misure confidiamo di poter affrontare più distesamente il mese di dicembre. Vorremmo arrivare a Natale con predisposizione d'animo serena", diceva Giuseppe Conte lo scorso 25 ottobre presentando il Dpcm di questo autunno con il quale chiuse i locali della ristorazione. A Natale mancano esattamente 20 giorni, 19 se si considera il 24 dicembre, e della "predisposizione d'animo serena" non c'è nemmeno l'ombra. Anzi, quest'oggi il ministro Luciana Lamorgese ha svelato quale sarà il piano per le festività natalizie, lasciando intendere che verranno aumentati i controlli sulle strade del Paese per evitare le violazioni del Dpcm di Natale.
Riassumendo le misure introdotte lo scorso 3 dicembre: dal 21 al 6 dicembre sarà vietato entrare/uscire dalle regioni. L'unica eccezione è concessa a chi deve raggiungere la sua residenza o domicilio abituale e per i soliti comprovati motivi. Nelle giornate del 25 e del 26 dicembre, oltre che il 1 gennaio, saranno vietati tutti gli spostamenti tra i comuni, fatti salvi i comprovati motivi. Durante quei tre giorni di festa saranno vietati anche gli spostamenti verso le seconde case in un comune diverso.
Alla luce di queste forti restrizioni messe in campo per cercare di limitare i contatti tra le persone durante le festività natalizie, Luciana Lamorgese a Sky Tg24 ha spiegato che "nel periodo natalizio ci saranno 70mila unità addette a questo tipo di controllo ma con grande senso di equilibrio dal momento che sono aperti i negozi anche per salvaguardare un certo tipo di economia". Un dispiegamento di forze imponente che coprirà l'intero territorio nazionale, ma il ministro dell'Interno ci tranquillizzare gli italiani: "Ci sarà un controllo discreto, non ci può essere una militarizzazione delle città". Le disposizioni per gli operatori di sicurezza sono chiare: "Faremo ulteriori controlli, più incisivi, alle frontiere e negli aeroporti per evitare il diffondersi della pandemia. Più controlli e tamponi. Dobbiamo stare attenti, perchè abbiamo avuto l'esperienza dell'estate che non è stata positiva, e dobbiamo evitare assolutamente una terza ondata".
Il pensiero va inevitabilmente a quanto visto nei giorni di Pasqua, quando l'Italia era nel pieno del lockdown totale. Questa volta sarà diverso, persiste la libertà di circolare anche se con evidenti limiti.
Il Natale è uno dei periodo più attesi e quest'anno si dovranno necessariamente rivedere le tradizioni: "Sarà certamente un Natale particolare, di sacrifici, dovremmo allontanarci dalle nostre tradizioni. Ma sarà necessario perché ci consentirà di affrontare l'anno nuovo in maggiore sicurezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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