Condannato per abusi su minori. Ma fino al 2021 insegnava a scuola

Arrestato il docente della provincia di Bari grazie all'indagine della Procura di Potenza, avviata in seguito alla denuncia di uno studente violentato e costretto a sborsare 3600 pur di non trovarsi contenuti a sfondo sessuale sul web

Condannato per abusi su minori. Ma fino al 2021 insegnava a scuola

Arrestato dopo aver insegnato fino al 2021, il professore della provincia di Bari che violentava gli alunni e poi li ricattava. Nonostante nel 2019 fossero diventate definitive le due condanne della Corte d’Appello di Bergamo per violenza sessuale ai danni di minori, con l’interdizione perpetua dalle scuole, per dei fatti accaduti tra il 2006 e il 2009, il cinquantenne ha continuato a svolgere, senza problemi, la sua attività fino allo scorso anno.

È il particolare più scioccante rispetto all’inchiesta, coordinata dalla Procura di Potenza, a seguito della denuncia nel 2016 da parte di uno studente che dopo essere stato abusato, sarebbe stato vittima di estorsione. “Dalle indagini svolte – dichiara Francesco Curcio, procuratore capo di Potenza - sono così emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che, in più occasioni, approfittando del ruolo di educatore, avrebbe abusato di propri alunni e in seguito li avrebbe minacciati e ricattati”.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il fatto sarebbe accaduto ben cinque anni fa quando il professore, con il pretesto di dare lezioni all’allievo rimasto indietro col programma per fargli recuperare qualche lacuna, lo avrebbe invitato nella propria abitazione, dove lo avrebbe palpeggiato e convinto a farsi mandare immagini o filmati a sfondo sessuale.

Secondo l’accusa, da quel momento, in poi, sarebbe cominciato l’incubo per il minore, costretto a sborsare ben 3600 euro, con undici bonifici bancari, impaurito di ritrovarsi alla berlina della rete. Non bastò neanche la denuncia di un altro ragazzo, avvenuta nello stesso anno e questa volta maggiorenne, a bloccare le minacce che sarebbero durate ben cinque anni e si sarebbero concluse solo lo scorso anno, mentre tra l’altro il suo insegnante continuava a dare lezioni senza alcuna preoccupazione, in un altro istituto.

Vanno avanti, infatti, le indagini per verificare se ci siano stati altri abusi. La Procura, diretta da Curcio, non solo intende valutare se ci siano state eventuale responsabilità penali “nelle condotte di chi, avendo il dovere di sospenderlo o licenziarlo in via definitiva, gli ha consentito di reiterare la commissione di reati grazie alla sua attività di insegnante sino al 2021”, ma soprattutto vuole verificare se tra il 2015 ed il 2020 egli possa aver commesso gli stessi gravi reati nei confronti di altri suoi allievi.

Una triste storia, pertanto, che trova la parola fine solo nella giornata odierna, quando i carabinieri, a seguito di un’ordinanza del Gip hanno arrestato l’uomo.

Nonostante il cinquantenne viene portato al carcere di Matera, però, resta ancora aperto il giallo rispetto a cosa è accaduto in quegli anni dove una persona con due denunce ha potuto fare qualsiasi cosa tra i banchi in cui ha dato le sue lezioni.

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