"Due ore di Arancia meccanica": il racconto choc dell'ex generale sequestrato per rapina in casa

L'ex capo della Gdf Roberto Speciale rapinato e imbavagliato nella sua casa all'Infernetto: "Sapevano chi ero, una violenza indescrivibile"

Roberto Speciale nella sua casa a Roma
Roberto Speciale nella sua casa a Roma

"Due ore e venti di Arancia meccanica". È il racconto choc di Roberto Speciale, ex comandante della Guardia di Finanza, che ha subìto ieri sera una rapina nella sua casa all'Infernetto (Roma).

Un gruppo di banditi, armati e a volto coperto si sono introdotti nel suo giardino e hanno atteso che il generale rientrasse. A quel punto li hanno minacciati per farsi aprire la porta e poi li hanno legati e imbavagliati mentre ripulivano l'abitazione da gioielli e argenteria. "Sapevano chi ero, mi chiamavano per nome", racconta Speciale, "Probabile che qualcuno li abbia informati. In 50 anni di carriera ne ho passate di peggio: sono stato in Afghanistan, nel Kosovo, in Libano. Le ho viste tutte, però questa non l’avevo messa in conto: questo tipo di violenza è indescrivibile".

Tutto è avvenuto poco dopo le 20 di ieri sera, quando Speciale (71 anni) è tornato a casa e, mentre apriva la porta d'ingresso, è stati aggredito. "All’inizio hotentato di reagire, ma erano in tre con una pistola: una scacciacani probabilmente", continua il generale, "Mia moglie era in casa. Ci hanno legato polsi e caviglie con delle fascette da elettricista. Prima di andare via ci hanno tolto le fascette e ci hanno legati con le mie cravatte alle poltrone. Mi hanno vuotato casa: hanno preso le medaglie ricevute in 50 anni di carriera, i gioielli di mia moglie, l’argenteria, hanno svuotato la cassaforte, preso 5mila euro che avevo in tasca per pagare delle spese. Hanno riempito la macchina di mia moglie e sono scappati. Pure il cane, un pincher, volevano portare via. Erano ragazzi tra i 20 e i 30 anni molto probabilmente albanesi. Avevano guanti e passamontagna, jeans, scarpe da ginnastica, giubbotto: divisa classica. Il capo, l’unico che parlava, aveva gli occhi azzurri e ci diceva di stare tranquilli altrimenti ci avrebbero fatto male. Io indossavo un anello e la fede, si è preso l’anello e mi ha lasciato la fede".

Scatta ora l'allarme sicurezza: "In 20 anni che viviamo qui non era successo mai niente", aggiunge Speciale, "Da due anni stanno iniziando questi furti. Nessuno ha sentito niente, pioveva.

La gente la sera ha paura si chiude in casa. Siamo corazzati, ci difendiamo con sbarre, allarmi, ma questi scavalcano e ti aspettano dentro ilgiardino. In casa non avevo armi, ma anche l’avessi avuta non avrei potuto far niente: mi hanno immobilizzato subito".

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