Prima un ritorno nelle cronache per un'intervista al magazine Chi, a cui aveva raccontato del suo pentimento e di una telefonata da parte di papa Francesco, a cui aveva assicurato che avrebbe dedicato la sua vita agli altri e cambiato tutto. Poi la notizia di un'indagine a suo carico, accusato di estorsione dalle sorelle.
Ora Pietro Maso, che nel 2013 è tornato in libertà, dopo avere scontato la sua pena in carcere per l'uccisione dei genitori, avvenuta il 7 aprile del 1991, ha deciso di rispondere, querelando Nadia e Laura, con cui non ha mai avuto un rapporto particolarmente tranquillo.
Sono l'Arena e il Corriere del Veneto a scrivere di una querela che Maso ha sporto contro le sorelle, che avevano diffuso la notizia di un sms di minaccia che era arrivato a loro per errore. Il messagio sarebbe stato indirizzato a un amico che gli doveva 25mila euro.
"Ora Fabio pensaci bene - si leggeva nel sms -. Domani mattina ti chiamo e se rispondi bene, e fai quello che dico, ok. Altrimenti vengo lì e ti stacco quella testa di cazzo che hai".
Il 21 dicembre scorso l'ultimo incontro tra Pietro e la sorella Nadia, a cui il messaggio è arrivato.
"L'ho visto in uno stato confusionale e di onnipotenza. L'ho trovato con deliri euforici che mi hanno lasciato basita e spaventata e mi hanno ricordato lo stato in cui versava nel 1991 prima degli omicidi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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