Uccise i suoi genitori. Il Papa telefona a Pietro Maso

Prima una lettera indirizzata a Francesco, poi la chiamata dal Vaticano. "Ora dedicherò la mia vita agli altri"

Uccise i suoi genitori. Il Papa telefona a Pietro Maso

Non se l'aspettava quella telefonata dal Vaticano. Certo, Pietro Maso aveva scritto una lettera a papa Francesco, "scusandosi" per quello che ha fatto venticinque anni fa, quando uccise i suoi genitori con la complicità di tre persone. Ma quando è arrivata la chiamata di Francesco è rimasto comunque sorpreso da quel gesto.

Pietro Maso ha scontato 22 anni di carcere per quel duplice omicidio che compì il 17 aprile 1991. "Non ho ucciso per soldi", ha raccontato in una intervista a Chi, di cui è stata pubblicata un'anticipazione e in cui racconta che se allora disse di avere agito per questa ragione, era perché "un mio amico si era fatto fare un prestito ed eravamo sotto con i soldi".

Racconta che non era la prima volta, quella, in cui provava a uccidere i genitori. "Io sono stato tanto malato da piccolo e i miei mi dicevano: 'Non andare a lavorare perchè sei malato'. 'Non uscire perchè sei malato'. 'Pensiamo a tutto noi'. È come essere gay e i tuoi non lo sanno. Ti vedono diverso, hai 13, 14 anni e stai male e non capisci perchè.

Non ne puoi parlare liberamente, perchè i tuoi non vogliono. Allora stai in casa e soffri. Ecco forse questo disagio potrebbe essere la risposta a ciò che ho fatto".

"Ora - conclude - dedicherò la mia vita agli altri".

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