Per gli attentatori fai-da-te comprare un'arma è sempre più facile. Basta andare su alcuni siti europei legali e spendere 53 euro per una pistola a salve. Così si può avere una replica precisa della Glock 17 calibro 9, l’arma usata da Ali Solonboy, l’attentatore di Monaco di Baviera. Poi, è sufficiente ‘ricondizionare l’arma, ossia modificarla meccanicamente, per renderla capace di sparare.
Da un sito, con sede negli Usa, per 100 dollari si può acquistare, con carta di credito o PayPal, la replica perfetta di una 357 Magnum, usata per le rappresentazioni teatrali. Dopo gli attentati in Francia e a Bruxelles l’Europa sta studiando come uniformare le norme sulla vendita di armi a salve, disattivate, quali tecniche usare per renderle inoffensive per davvero perché, in alcuni casi, con la semplice sostituzione di alcuni pezzi, possono uccidere. Per trovare armi di questo tipo, come spiega La Stampa, basta farsi un giro tra i social network o nel dark web, dove utenti e siti della Rete possono essere anonimi. Mentre comprare della droga sul deep web è molto facile, in un solo ‘bazar online’ illegale c’è un catalogo con 1900 inserzioni che riguardano le armi, di cui 700 sono pistole, sia vere che a salve.
Un venditore dall’Italia pubblicizza proprio repliche della pistola Glock 17 calibro 9, anche se non la vende direttamente ma fornisce solo le informazioni su dove e come acquistarla in Europa, specificando che “può sparare regolarmente dopo esser stata modificata”. Un negoziante vende una Glock 17 "quasi nuova" per 1.500 dollari, mentre un altro fa pagare duemila dollari per una Glock 19. Ma c’è persino quello che vende una pistola M&P Shield 9mm e mette anche un numero di telefono britannico. Restano i venditori solitari, quelli che si organizzano sui forum dove si può passare inosservati e così si corre un minor rischio di incappare in truffe anche se resta sempre il dubbio che dall’altra parte ci sia un agente dell’Fbi o dell’Europol.
Mentre il reperimento di un’arma sul dark web è la parte più semplice, l’acquisto è tutta un’altra storia. C’è il rischio di essere frodati da venditore che, magari, dopo aver intascato i soldi, spediscono un sacco di sale.
Il secondo problema è la spedizione perché un fucile automatico è più difficilmente mimetizzabile di un sacchetto di cocaina e, perciò, le armi vengono inviate pezzo dopo pezzo ma anche questo non dà la certezza della buona riuscita dell’acquisto. Il terzo rischio, infine, è quello di imbattersi in un infiltrato che si spaccia per venditore e, poi, si finisce sotto inchiesta.
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