Ecco i saluti tra Ong e trafficanti. Svelata la maschera dei buonisti

Il servizio di Report mostra i cenni di saluto tra i soccorritori delle Ong e i "facilitatori" degli scafisti. La Lega: "Conferma le nostre denunce"

Screenshot dal video di Report
Screenshot dal video di Report

Anche Report documenta i saluti tra Ong e trafficanti di uomini. Dopo il terremoto che ha investito le organizzazioni non governative questa estate, quando la procura di Trapani ha messo sotto inchiesta Jugend Rettet e sequestrato la nace Iuventa, ora anche la trasmissione di Rai3 certifica i rapporti "amichevoli" in mezzo al mare tra scafisti e soccorritori.

L'inviato di Report era sulla nave Sos Mediterraneé, l'Ong francese che gestisce la nave Acquarius insieme a Medici Senza Frontiere. Durante un soccorso del 18 maggio 2017, le telecamere Rai riprendono nello stesso spicchio di mare due barconi carichi di migranti, due un gommone di salvataggio, una motovedetta libica, la nave Prudence di MsF, la Phoenix di Moas, la Iuventa, la Golfo Azzurro di Proactiva Open Arms, Sea Eye e pure un barchino non identificato. A bordo sostengono si tratti di "pescatori", ma diverse inchieste giornalistiche hanno dimostrato che - in realtà - sono "facilitatori" o trafficanti (a bordo infatti non hanno reti da pesca). Sopra di loro vola un elicottero dell’operazione Sophia di Enuav for Med.

Chi sono quei quattro uomini sulla motovedetta libica? Secondo il comando della Guardia Costiera di Tripoli, sentito da Report, non sarebbero loro uomini. Non è escluso, dunque, che in realtà si tratti di miliziani libici. Ovvero trafficanti. Bisogna ricordare che l'accordo tra Al Serraj e il ministro Minniti che ha permesso al governo libico di prendere il controllo delle coste è successivo alle immagini raccolte dalla trasmissione di Rai3. La motovedetta si avvicina ad uno dei barconi usati per il trasporto di carne umana e lo incendia, non prima però di aver tratto in salvo il motore. A quanto pare a quei libici interessa e non poco recuperare le imbarcazioni: per questo dietro la nave di Medici Senza Frontiere viene consegnato un barcone alla motovedetta libica, nonostante il codice dei soccorsi preveda sia l'Ong a distruggerlo per impedire che torni nelle mani dei trafficanti.

Le telecamere di Report riprendono anche una barca di facilitatori che "indica" la barca di Sos Mediterraneé ai migranti, "come a dire: adesso vi vengono a prendere loro". Un'ulteriore prova di come i trafficanti utilizzassero la presenza delle Ong per aumentare le partenze, incrementare i guadagni e moltiplicare gli sbarchi in Italia. E infatti subito dopo arrivano i soccorsi per recuperare i migranti. Quando i soccorritori delle Ong si allontanano, i facilitatori si avvicinano come a controllare qualcosa. Ed ecco il saluto: ad un certo punto, però, operatori umanitari e scafisti si salutano. Come se fossero amici.

Appena diffusa l'anticipazione di Report, scatta il duro attacco della Lega Nord.

A parlare è Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato: "Il filmato - dice - conferma quello che denunciavamo da mesi, ovvero che le navi delle ONG che stazionavano nelle acque libiche per trasportare decine di migliaia di clandestini al mese nei porti italiani erano in contatto con i trafficanti di esseri umani e sono responsabili di quanto accaduto nell'ultimo anno nel Mediterraneo, dell'invasione subita dall'Italia e degli oltre 2000 immigrati annegati in quel tratto di mare".

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