Da lunedì 26 aprile ben 11 regioni, e le Province autonome di Trento e Bolzano, potrebbero tornare a diventare gialle, e tra queste ci sarebbero la Lombardia, il Lazio e il Veneto. Qui potrenno riaprire i ristoranti. Ancora però non è detto, si dovrà aspettare prima la riunione del Comitato tecnico scientifico, seguita dal confronto con le regioni e infine, mercoledì, o al massimo giovedì, il Consiglio dei ministri che stilerà il nuovo decreto con tanto di calendario e norme per le riaperture.
Chi spera nel giallo
A puntare alla zona gialla sono ben 11 regioni, ovvero Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto, oltre alle province di Trento e Bolzano. Queste avrebbero infatti i dati da colore giallo, con un valore dell'Rt sotto l'1 e un rischio basso o moderato. Verrebbe confermata la road map che era stata annunciata dal presidente del Consiglio Mario Draghi che, come sottolineato dal Messaggero, fermerebbe da una parte il pressing del centrodestra per posticipare l'inizio del coprifuoco, e dall'altra la possibilità, chiesta da diverse regioni, di ripensare alla riapertura di tutte le classi in presenza del 26 aprile se non si penserà prima ai trasporti.
Intanto, come detto precedentemente, prima di tutto dovrà svolgersi la riunione del Cts che dovrà esprimersi sul pass da utilizzare per spostarsi da una regione all'altra di colore diverso, ma anche per poter assistere a eventi sportivi e culturali. Prima del 26 aprile comunque non ci sarà nulla di pronto quindi, da quel lunedì si potrà andare nelle regioni rosse e arancioni solo compilando l'autocertificazione e mostrando uno dei tre requisiti richiesto: vaccinazione, guarigione dal Covid, tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio. Proprio riguardo all'ultimo punto, il sottosegretario all'interno Carlo Sibilia e Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, hanno chiesto di abbassare o addirittura eliminare i costi dei tamponi necessari per potersi muovere liberamente. Vi è anche la possibilità che il pass arrivi e diventi operativo insieme a quello europeo. In questo caso se ne riparlerebbe a giugno o luglio, in modo da potersi allineare con quello deciso dall'Ue.
In arrivo l'app
Al momento si starebbe pensando all'utilizzo di una app con all'interno il codice QR e tutti i dati necessari da poter fare vedere in caso di controllo. A questo proposito potrebbe tornare la app Io, quella della Pubblica amministrazione che serviva per il cashback di Stato, e alla quale già 10 milioni di italiani si erano registrati. Sarebbe infatti già pronta per essere utilizzata e rispetterebbe tutti i canoni europei sia per l'identità digitale che per la privacy. Tra le ipotesi anche l'uso della tessera sanitaria o di un certificato cartaceo. Il Cts dovrà indicare anche le linee guida alle regioni in fatto di riaperture. Possibile la discussione di due punti: la riapertura di bar e ristoranti anche in zone arancioni e rosse, e l'utilizzo degli spogliatoi all'interno di piscine e palestre. Difficile il via libera per entrambi i punti. Le regioni chiedono inoltre che le palestre possano riaprire il 15 maggio e non il primo giugno.
Ristoranti
Sul tavolo anche il tema dei ristoranti, con la richiesta di poter riaprire anche al chiuso in zona gialla, e quello dell'orario di inizio del coprifuoco che il centrodestra, e la maggioranza di governatori, vorrebbe posticipare alle 23 o alle 24. Il leader della Lega Matteo Salvini ha tenuto a sottolineare: "Se perfino il ministro Speranza è arrivato alla conclusione che all'aperto si rischia meno che al chiuso, non penso che le 22, le 23 o le 24 facciano la differenza. Dipende dal buon senso degli italiani". Da Palazzo Chigi è però arrivato il messaggio che "in questa fase la scelta del governo è mantenere il coprifuoco così come vigente, si valuterà la curva epidemiologica ed eventuali ulteriori misure di settimana in settimana".
I colori delle regioni
Tutto rimandato a venerdì quando si avrà un'idea di quali saranno le regioni che potranno riaprire. Come detto precedentemente avrebbero i dati in mano da zona gialla Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto, oltre alle province di Trento e Bolzano.
Calabria e Sicilia potrebbero essere arancioni, mentre Basilicata, Campania e Toscana, con un valore dell'Rt molto vicino a 1 e una incidenza sopra i 200 casi per 100mila abitanti, rischiano ancora. Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta resteranno sicuramente rosse e vedranno le riaperture solo a maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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