Edoardo e il sacrosanto diritto alla fuga

Che fine ha fatto Edoardo Galli? Dove stava andando Edoardo Galli? Davvero era sconvolto dalla guerra in Ucraina? Davvero ha passaporto italo-russo e può aver varcato il confine? No?

Edoardo e il sacrosanto diritto alla fuga
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Che fine ha fatto Edoardo Galli? Dove stava andando Edoardo Galli? Davvero era sconvolto dalla guerra in Ucraina? Davvero ha passaporto italo-russo e può aver varcato il confine? No? Quindi non è andato a trovare i nonni russi? Davvero studiava tecniche di sopravvivenza in montagna? Davvero l'hanno visto su una panchina sul sentiero del monte Suchello? No? Quindi non si è celato tra Casargo e Colico, Edoardo Galli (nella foto sopra e in un fermo immagine tratto da «Chi l'ha visto»)? Davvero l'hanno visto in Stazione a Milano, Edoardo Galli? Davvero mangiava un gelato? A che gusto? E se fosse allergico al lattosio? Ma chi c'era con lui? E che treno ha preso? O che autobus? Avrà mica preso un monopattino? Che ne pensa il colonnello Carparelli dei carabinieri, in coordinamento con la prefettura di Lecco e la procura di Lecco che avevano sospeso le ricerche dei vigili del fuoco e del soccorso alpino? Chi dava ordini al Nucleo Saf (speleo-fluviale) e al Nucleo Sapr (i droni) e al personale Tas (i topografi) eccetera? Chi c'era nel posto di comando avanzato del Carro Ugl? Passando ai professionisti: fino a che punto convergono Chi l'ha visto e La vita in diretta sulla Rai? Quale è il ruolo di Milo Infante in ore 14 ancora sulla Rai? Non dovevano farlo fuori, Infante? Che cosa nasconde Pomeriggio Cinque su Mediaset? Davvero Barbara D'Urso sa tutto, ma tace per ripicca? Davvero nello zaino (di Edoardo Galli) c'era un sacco a pelo al posto dei libri? Che pelo era? E quali pianificazioni celavano le due cartellette inquadrate alla stazione? Perché i suoi compagni di classe dicono che bramava un'isola deserta? Davvero aveva visto il film Into the Wild di Sean Penn dove il protagonista fugge in Alaska? Ma saprà che deve evitare le bacche di Hedysarum mackenzii? Fine della prima parte dell'articolo.

La seconda parte dell'articolo intende prostrarsi al più sincero rispetto per chi, in queste ore, è preoccupato per Edoardo Galli, un 17enne che non dà notizia di sé da giorni: quindi i suoi genitori, i parenti, gli amici e chiunque gli voglia bene. Questo articolo, questo presunto commento, non è diretto a loro. È diretto a noi attempati, a noi vetusti che pateticamente ricordiamo, di nascosto, che davvero «una volta era diverso». E lo era davvero: non sappiamo se in meglio o se in peggio. Certo, anche pochi decenni fa i genitori si preoccupavano quando i figli sparivano per ore o magari per giorni (non c'erano neppure i cellulari, riuscite a concepirlo?) e però era realmente un altro mondo. Potevamo marinare la scuola (bigiare, fare sega) e non c'era un registro elettronico che assieme alle tracce del cellulare, dei pagamenti, degli spostamenti e di un milione di telecamere facesse scattare un allarme nazionale nel giro di due ore; e non c'era il rischio, nel giro di poche ore in più, che si adombrasse una fuga in Russia, o prove di sopravvivenza in montagna (oddio, qualcuno fece anche quello) o comunque che occupassimo il palinsesto di intere trasmissioni televisive. Il rischio più seriamente percepito era quello di essere corcati di botte dai genitori una volta tornati. Il rischio era che al massimo si desse colpa ai sogni e alle illusioni della tarda adolescenza o ai primi e robusti richiami del testosterone, ciò che induce alla straclassica voglia di fuga. Il rischio era quello di aver creduto a qualche racconto balordo di un amico dell'amico (internet non c'era, riuscite a concepirlo?) o nondimeno a fior di letteratura che strabordava dalle avventure di Tom Sawyer o Huckleberry Finn, dai Ragazzi della Via Pal, o altre letture esercitate su pagine addirittura di carta (riuscite a concepirlo?) in cui purtroppo i protagonisti, oggigiorno, avrebbero tutti i genitori processati per abbandono di minore (articolo 591) che oggi è un reato, ma per noi era una speranza almeno pomeridiana o serale.

La stupida speranza di noi vetusti attempati è che Edoardo Galli stia benissimo francamente ne

siamo certi e che al suo prossimo ritorno organizzi un'affollata conferenza stampa per annunciare al Pianeta, mostrando i fili strappati del burattino che si sentiva, e dica: vi voglio bene, e scusate se vi ho fottuto tutti.

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