Egiziano pestato da quattro giovani dopo litigio con anziano

Il triste episodio si è verificato a Bitonto, in provincia di Bari. Sono ancora in corso le indagini

Egiziano pestato da quattro giovani dopo litigio con anziano

Giunge da Bitonto la notizia di un triste episodio di aggressione avvenuto ai danni di un 25enne cittadino egiziano residente nel Comune in provincia di Bari e in cerca di occupazione. Nella tarda serata di lunedì 17 giugno, nella centralissima piazza Cavour, il giovane è stato pestato da un gruppo di ragazzi per motivazioni presumibilmente razziali. Tra il via vai della movida cittadina l'egiziano sarebbe stato urtato da un signore in carrozzina elettrica. Di qui il litigio poiché lo straniero pretendeva delle scuse che l'uomo non voleva dare. I toni si sono fatti subito accesi ed hanno destato il sospetto di alcuni ragazzi che, ignari delle reali motivazioni del diverbio, hanno subito preso le difese dell'anziano. Dalle parole si è passati ai fatti. Insulti, calci e pugni. Un vero e proprio assalto che ha costretto l'egiziano (inutilmente intervenuto per difendersi) a chiedere il soccorso di un'ambulanza. Immediato, altresì, l'intervento degli agenti di polizia del commissariato che a lungo hanno ascoltato il pestato.

Quest'ultimo avrebbe riferito di essere stato aggredito per futili motivi da quattro giovani bitontini e la versione sarebbe stata confermata da alcuni testimoni. La mattina seguente tuttavia, quando ormai tutto sembrava essersi concluso, il 25enne avrebbe subito un ennesimo pestaggio da parte degli stessi individui. Dopo la violenza, questa volta consumatasi in via Magenta nel pieno centro storico cittadino, l'egiziano è stato soccorso e poi trasferito presso il Policlino di Bari dove, a causa delle percosse, è rimasto in osservazione tutta la giornata. Nuovamente interrogato dai poliziotti, il malcapitato non avrebbe saputo dire in quanti lo avevano picchiato e nemmeno il perché.

Sono in corso da ieri le indagini che dovrebbero contribuire a fare chiarezza su quanto accaduto. Due le ipotesi formulate. Potrebbe trattarsi di un episodio di razzismo o di una lite fra coetanei abituati ad usare le mani per dirimere i diverbi.

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