La burocrazia italiana colpisce ancora. La vicenda di Alessandro Puccini è di quelle che compongono un disegno inquietante del sistema delle cartelle di Equitalia. Il pensionato ed ex agente della polizia municipale di Prato, infatti, ha ricevuto a casa una cartella esattoriale intestata ad un'altra persona, ma che è costretto comunque a pagare.
"La notifica che arriva a casa – spiega Puccini alla Nazione – non dice a chi e a cosa si riferisce il debito. Sono andato a Equitalia a Prato e ho dovuto prendere due numeri: uno per il patteggiamento della sanzione e l’altro per la cartella. Il numero verde stampato sull’avviso che arriva per posta non fornisce assolutamente informazioni sul mittente della cartella e la motivazione. Dopo la domanda di rateizzo mi consegnano la cartella e scopro che è intestata a un uomo di Prato, che non ha pagato il bollo del 2012 e 2013 per 461 euro più 474 euro. Con la rottamazione deve pagare 191,50 euro, cartella che, cosa pazzesca, ora è intestata a me perché ho fatto la pratica, seguendo la procedura".
E in effetti sembra proprio così. Nella cartella che gli uffici d Equitalia hanno consegnato a Puccini ci sono tutti i dati del veicolo del vero possessore della cartella, ma che è stata ora intestata a lui. E forse dovrà pure pagarla.
"A Prato – spiega Puccini – ho perso più di un’ora per fare due file, poi sono andato all’Aci a Seano ma non riescono ad aiutarmi e lunedì dovrò andare all’Aci a Prato poiché è la sede centrale e forse lì sapranno dirmi qualcosa. Altro tempo, altra benzina consumata per vedere come liberarmi di questa cartella"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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