"Ero delusa dal voto, cercavo un colpevole". Ora l'influencer anti-Meloni fa mea culpa

Sui social il mea culpa tardivo della blogger Giulia Torelli dopo le offese sugli anziani al voto. "Ho detto cose discriminatore, inopportune. Di mestiere ordino armadi, non mi occupo di politica"

"Ero delusa dal voto, cercavo un colpevole". Ora l'influencer anti-Meloni fa mea culpa

Ci sono voluti alcuni giorni e molte polemiche di mezzo. Silenzi eloquenti e toppe peggiori del buco. Ma alla fine Giulia Torelli ha ritrattato e ha pronunciato quelle parole ci saremmo aspettati di udire subito: "Mi dispiace perché ho detto cose discriminatorie, inopportune, stupide". L'influencer milanese che aveva offeso gli anziani al voto, rei a suo giudizio di aver portato il centrodestra alla vittoria, è tornata sui propri passi e su Instagram ha chiesto scusa per quella provocazione inaccettabile pronunciata all'indomani delle elezioni.

Le scuse dell'influencer

"Ho detto delle cose stupide, violente e superficiali sugli anziani al voto. Molti le hanno riprese e poi è successo il resto", ha esordito la blogger in una serie di storie social, snocciolando alcuni punti per fare mea culpa e tentare di chiudere la questione. "Mi dispiace perché ho detto cose discriminatorie, inopportune e offensive. Mi dispiace veramente perché non le penso e soprattutto non con quell'aggressività. Erano provocazioni sciocche ed esagerate, chiaramente non erano delle proposte. Mi dispiace che siano passate come cose in cui credo, perché credo invece che ovviamente tutti abbiano il diritto di votare, partecipare come vogliono e difendere i loro interesì, anziani o meno. E non sono certo io a deciderlo, per fortuna", ha affermato la Torelli.

Le motivazioni dello sfogo

"Io di mestiere riordino armadi, mi occupo di altro, di sicuro non di politica, quindi avrei potuto risparmiarmi questa cosa che ho detto", ha proseguito, ammettendo poi quali fossero le motivazioni di quel suo sfogo sopra le righe: "Ero delusa dal risultato delle elezioni e ho cercato un colpevole con i limitatissimi mezzi che ho. Ho detto una cosa che peraltro si è rivelata falsa. Mi dispiace aver urtato la sensibilità di molti". Battendosi virtualmente il petto, l'influencer ha poi riconosciuto: "sono impulsiva e troppo spesso agisco senza riflettere". E, nell'ideale autoflagellazione, ha anche aggiunto: "Ha ragione chi ha detto che non so usare questo mezzo (i social, ndr) in modo intelligente e proporzionato ai rischi che implica. Mi sembra chiaro che non ho pubblicato quelle storie per ottenere visibilità, di tutte le cose che ho letto questa è quella meno vera".

Gli insulti e le minacce

Di seguito, la Torelli ha parlato anche di "problema di rappresentanza politica" in Italia, evitando però accuratamente di infilarsi in un nuovo vicolo cieco. "Non sono io a doverne parlare e soprattutto come ho fatto, con quei toni e quei modi e senza le informazioni adeguate", ha tagliato corto. Inoltre, ha respinto l'accusa - rivoltale nei giorni scorsi - di far parte di "una lobby della moda, dell'editoria", a motivo delle copertine che alcune riviste le avevano dedicato. "Non è vero è che non mi prendo la responsabilità delle conseguenze. Lo sto facendo e l'ho fatto in passato diverse volte", ha continuato la blogger, denunciando minacce e insulti ad amici, colleghi e membri della sua famiglia. Effetto collaterale e deprecabile di una situazione sfuggita di mano.

"Qualcuno in questi giorni ha detto che può immaginare cosa si provi a stare da questa parte, ma vi assicuro che immaginare e provarlo è molto diverso e non penso nessuno se lo meriti", ha concluso la Torelli, quasi virando

sul vittimismo. E pensare che la bufera, con tutte le sue spiacevoli conseguenze, la si sarebbe potuta evitare o arginare con scuse immediate ed esplicite, arrivate invece solo ora. Quattro giorni dopo lo sfogo incriminato.

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