Dalle nostre pescherie e dai supermercati potrebbe sparire presto il pangasio, uno dei pesci più economici sul mercato che da anni è sulle nostre tavole.
L'alto livello di inquinamento delle acque in cui viene allevato (Thailandia, Cambogia, Laos e nel delta del Mekong in Vietnam, ndr) ha fatto sì che la grande e piccola distribuzione abbia deciso di bloccarne la vendita in Italia. Come scrive ilMessaggero, ha già iniziato a farlo la grande distribuzione che ha deciso di chiudergli le porte.
Anche i punti vendita della Coop non lo vendono più. Presto, si adeguerà a questa linea anche il Carrefour che già ha provveduto allo stop in Belgio avvertendo che "gli allevamenti di pangasio avendo un forte impatto ambientale, una volta esauriti gli stock di questa specie, questo pesce non verrà più venduto". Poi ci sono regioni come l'Emilia Romagna che intendono toglierlo del tutto dal menù delle mense scolastiche. Preferendo di gran lunga il pesce azzurro locale, dell'Adriatico.
E se la grande e piccola distribuzione stanno correndo ai ripari soltanto ora, Esselunga lo ha già fatto molto tempo fa. Per politica aziendale, infatti, nei sui 60 anni di attività non ha mai voluto commercializzare pangasio, né fresco, né congelato né come ingrediente.
Il pangasio è tanto diffuso perchè è molto coveniente per via dei bassi costi di allevamento, per un'alta produttività (crescita rapida) e un'alta resa dell'animale (poco scarto e molta carne). Ma ora, a causa dell'inquinamento dei mari in cui è allevato, questo pesce verrà completamente scartato. Almeno in Italia.
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