Era evaso e ricercato il 40enne marocchino, residente a Canonica d’Adda (Bergamo), tratto in arresto dai carabinieri nella notte tra mercoledì e giovedì scorso. I militari della sezione di Vaprio si trovavano impegnati in un’operazione di pattugliamento del territorio, quando hanno fermato una Lancia Y nei pressi di Pozzo d’Adda. Il conducente della vettura, tuttavia, dopo aver arrestato la sua marcia, ha premuto sull’acceleratore arrivando a speronare la gazzella, con l’evidente intento di sfuggire al controllo.
Da qui si è originato un inseguimento in auto, terminato poco più avanti, col fuggitivo che, vistosi alle strette, non ha esitato ad abbandonare il veicolo per tentare un’ultima disperata fuga a piedi. I militari gli sono stati addosso in breve, ma il magrebino, per nulla intenzionato ad arrendersi, ha aggredito gli uomini in divisa. Durante lo scontro uno dei carabinieri ha subìto una frattura alla mano, che lo ha costretto poi a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate. Per lui una prognosi di trenta giorni. L’evaso è stato quindi ammanettato dai militari, che lo hanno arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
In caserma, grazie alle procedure di identificazione, si è potuto comprendere che il fuggitivo, risultava ricercato e su di lui pendeva un ordine di carcerazione per evasione. Per questi motivi, il 40enne è finito dietro le sbarre della casa circondariale di Monza, in attesa di processo.
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