Centonovantaquattromila euro. A tanto ammonterebbero i danni procurati al Servizio sanitario nazionale da 482 medici delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. I professionisti sono stati segnalati alla procura pugliese della Corte dei conti dalla Guardia di finanza.
I medici avrebbero prescritto 15.541 confezioni di farmaci, arrecando un aggravio al bilancio dell’Asl di Brindisi, secondo un meccanismo ritenuto non corretto. Si tratta in particolare di alcuni antiipertensivi di costo elevato (sartani in associazione), usati per la cura di insufficienza cardiaca, diabete e di altre condizioni cliniche ad elevato rischio cardiovascolare, rimborsabili dal Ssn purché venga effettuata preliminarmente una cura con farmaci simili il cui costo è inferiore al primo.
I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Brindisi hanno segnalato i medici che non avrebbero rispettato i criteri fissati dall’Agenzia italiana del farmaco e dalle disposizioni della Regione, necessari per poter disporre il recupero delle somme ingiustamente addebitate all’azienda.
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