Il tanto atteso lunedì 4 maggio è arrivato. L’Italia è entrata finalmente ed ufficialmente nell’agognata Fase 2, quella della "convivenza" con il coronavirus, nella speranza che arrivi – quanto prima – un vaccino in grado di schermare la popolazione mondiale, europea e italiana dalla minaccia rappresentata dal Covid-19.
Oggi è il giorno della ripartenza e della riapertura del Paese e il Dpcm del 26 aprile ha ovviamente valore in ogni coordinata geografica dello Stivale, però è bene ricordare il nodo delle regioni, protagoniste di questi mesi di emergenza sanitaria e crisi economica causa pandemia di Sars-CoV-2. E la regione italiana che forse più di tutte si è scontrata con il governo centrale di Roma è stata la Lombardia, viste le scintille tra il governatore Attilio Fontana e il premier Giuseppe Conta sulla gestione della pandemia.
Mascherine
Polemiche politiche a parte, per la Lombardia la Fase 2 è leggermente diversa rispetto ad altre regioni italiane, dal momento che lo stesso presidente con un’ordinanza ha deciso che ogni lombardo, quando esce di casa dovrà sempre e comunque indossare la mascherina (oppure una sciarpa, un foulard o uno scaldacollo,) salvo poche eccezioni. Quali? Eccole: la mascherina non è obbligatoria per i bambini fino ai 6 anni di età, per i portatori di handicap che hanno una disabilità non compatibile con un utilizzo continuativo del dispositivo.
Attività motoria e corsa
Quando uno va a correre in Lombardia deve farlo con la mascherina? Questo è uno snodo importante per la Lombardia, visto che in tutto il territorio nazionale e lombardo è stato tolto il divieto di correre fino a 200 metri dalla propria abitazione, concedendo la possibilità di tornare a farlo per strada, in parchi e giardini in città (qualora il sindaco del proprio comunque non avesse scelto di chiuderli). Bene, in Lombardia una persona che va a correre è obbligata a portarsi dietro la mascherina per indossarla non mentre fa jogging, ma quando ha finito oppure mentre si sta recando al parco a piedi, camminando.
Trasporto pubblico
Per gli spostamenti in città e per tutti quei lombardi che sono tornati a lavorare e che per raggiungere il proprio luogo di lavoro si servono dei mezzi del trasporto pubblico, la Lombardia impone l’uso di guanti in aggiunta all’adozione della mascherina.
Attività (non) consentite
Munito di autocertificazione (vecchia o nuova) al seguito, un lombardo nella Fase 2 può ovviamente continuare a uscire per i famigerati e arci noti motivi di necessità, lavoro e salute e da oggi anche per visitare i propri congiunti (familiari e partner, ma non amici), ma senza fare alcun party privato. Rimangono invece vietati i trasferimenti nelle seconde case, nelle quali si può andare solo per lavori di manutenzione, così come i lombardi dovranno ancora attendere prima di farsi un bel pranzo o una bella cena al ristorante, oppure una bevuta in un locale in compagnia.
Per quanto concerne comunque il settore della ristorazione, il Dpcm per la Fase 2 ha concesso a bar, ristoranti e locali di riaprire per fare, oltre al delivery, anche la ristorazione da asporto. Motivo per il quale è consentito uscire di casa per andare a ritirare la pizza in pizzeria, giusto per fare un esempio.Purtroppo, nella Fase 2 ancora chiusi i cinema, i teatri e i musei; idem per il comparto della bellezza, benessere e wellness, come quello dei parrucchieri (ma anche tatuatori, make-up artist, estetisti e massaggiatori) e quello delle palestre, ancora serrate fino a data da destinarsi.
Vietate ancora le messe, mentre è concesso sposarsi ma con pochi invitati
(tutti con mascherina) e senza festa, e celebrare i funerali con un numero massimo di 15 persone come partecipanti, indossando le mascherine protettive e possibilmente celebrando il rito funebre all’aperto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.