Il racconto è di quelli che possono cambiare il quadro di questo delitto così feroce e così insensato. Una testimone che si trovava con Desireé la notte della sua morte, ha deciso di raccontare quanto accaduto. Parole dure e forti che alzano il velo su questa tragedia che si è portata via la vita di una ragazzina di appena 16 anni. Antonella, come racconta il Tempo, è stata sentita in questura. Ora fa i conti con i sensi di colpa: "Mi sento in colpa. Perché quella sera avrei voluto portarla via, le avevo detto: 'vieni via con me', ma lei mi ha risposto male. E mi sono detta 'ma non è nemmeno una mia amica, andasse dove le pare'".
Ma nella sua testimonianza, ad un tratto, emerge un retroscena inquietante: un'altra ragazza avrebbe venduto per una dose Desirée al gruppo di belve che l'ha uccisa e stuprata: "Quella lì, che si chiama... è stata ascoltata, è un cane: è lei che l'ha venduta. Gli ha detto riferendosi agli stupratori: "Fate pure, a me basta che date la dose e farò finta di non avere visto". Da quel momento è cominciato l'incubo della ragazza. Prima le è stato somministrato un cocktail di droghe e psicofarmaci, poi le belve hanno abusato di lei fino ad ucciderla. Lhanno lasciata da sola, agonizzante per terra. Il cuore di Desirée si è fermato. E ora gli investigatori cercheranno di ricostruire cosa è accaduto poco prima che la ragazzina entrasse in quel vicolo della morte dove gente senza scrupoli ha fatto scempio del suo corpo. Ogni testimonianza diventa determinante.
Intanto per l'omicidio sono state arrestate tre persone: due senegalesi e un nigeriano. Tutti e tre sono irregolari. Prosegue la caccia ai complici. Alcuni testimoni hanno parlato di 7-8 persone. Il cerchio ancora non si è chiuso e non sono esclusi nuovi arresti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.