Fece falsi referti medici per aiutare il boss Setola: 10 anni all'oculista

Il medico permise al boss di uscire dal carcere ed essere trasferito nella clinica, dalla quale scappò. Da lì iniziò la scia di sangue

Fece falsi referti medici per aiutare il boss Setola: 10 anni all'oculista

È stato condannato a 10 anni di reclusione, l'oculista di Pavia che aveva dichiarato a favore del boss Giuseppe Setola una falsa diagnosi di cecità, grazie alla quale il killer era riuscito a uscire dal carcere, per essere ricoverato nella clinica dell'oculista. Da lì, poi, il boss evase nell'aprile del 2008.

Setola, all'epoca, era stato condannato a 8 anni di reclusione, per simulazione di reato. L'oculista Aldo Fronterrè avrebbe presentato, tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, false attestazioni mediche, che diagnosticavano una malattia all'occhio destro del boss, un foro che lo avrebbe reso cieco. Così, nel gennaio 2008, i giudici della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere concessero a Setola i domiciliari, nei pressi della clinica oculistica di Pavia, dove avrebbe dovuto essere ricoverato. Ad aprile, però, Setola evase dai domiciliari e fece perdere le proprie tracce, iniziando una serie di delitti, primo fra tutti quello che uccise il padre di un collaboratore di giustizia. Tra il maggio e il novembre 2008, il superkiller, che si mise al servizio dei Casalesi, uccise 18 persone, prima di essere arrestato nuovamente nel gennaio 2009.

L'oculista Frontarrè avrebbe creato i presupposti perché questi delitti si compissero e, per questo, è stato condannato a 10 anni di reclusione.

Inoltre, i giudici hanno interdetto il medico dall'esercizio della professione per due anni, condannandolo anche al sistema di libertà vigilata per tre anni, una volta espiata la sua pena. Il boss Setola, invece, è già stato condannato, con sentenza definitiva, a sei ergastoli.

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