Quella che avrebbe dovuto essere una magnifica giornata di festa come per ogni matrimonio che si rispetti si è invece tramutata in un incubo senza fine per una stimata professionista trentenne della provincia di Fermo.
Secondo la ricostruzione della polizia, aiutata dai racconti della vittima, la donna al termine del banchetto nuziale sarebbe stata fatta salire sull'auto di due camerieri trentenni che si erano occupati del servizio, un albanese ed un italiano, agevolati nel loro intento dall'ingente quantitativo di vino assunto dalla donna durante il pasto e che i due avrebbero continuamente versato alla giovane durante l'intero servizio. Condotta poi in un posto isolato sarebbe stata violentata ripetutamente da entrambi gli uomini ed infine lasciata mezza nuda per strada. Dopo essersi ripresa la vittima ha contattato un'amica che l'ha raggiunta e portata immediatamente al pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato che effettivamente la persona che avevano di fronte era stata vittima di una brutale violenza sessuale.
Giunti sul posto degli agenti di polizia chiamati immediatamente dal personale dell'ospedale, che hanno ascoltato attentamente un racconto con molti ricordi confusi: ciò ha indotto le forze dell'ordine a ipotizzare che i due stupratori possano aver inquinato il vino versato con la cosidetta "droga dello stupro", spiegando in questo modo la facilità con la quale i due sono riusciti a far salire sulla loro auto la vittima designata.
Identificati i due camerieri, la Procura di Fermo li ha formalmente indagati per violenza sessuale di gruppo.
Se gli esami tossicologici a cui è stata sottoposta la donna per ordine degli inquirenti confermeranno l'utilizzo di stupefacenti da parte degli indagati, la loro posizione già piuttosto precaria si aggraverebbe ulteriormente.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.