"La nostra vita è disfatta. Finita. Manuel quella notte ha ucciso anche noi. Ma non potrò mai lasciarlo solo", piange Monica mentre racconta a Il Giorno quello che ricorda della notte in cui suo figlio Manuel, di 17 anni, e l'amico Riccardo, di 16, hanno ucciso con un ascia la coppia di ristoratori, genitori di Riccardo, nella loro abitazione a Pontelangorino, in provincia di Ferrara.
La mamma di Manuel racconta di aver sentito i due rientrare a casa intorno alle 5,30 di mattina e di essersi alzata: "Li ho sentiti entrare, sono scesa dal letto. Manuel era pallido, mi ha detto mamma ho la febbre. Così gli ho dato la tachipirina".
Monica sostiene di non aver notato nulla di strano in Manuel e Riccardo. I ragazzi si sono messi a dormire per poi svegliarsi alle 10,30. Quando alle 13 Riccardo è tornato sul luogo del delitto, quindi nella sua abitazione, è iniziata la messinscena per depistare gli inquirenti. Alle 17 dello stesso giorno, Manuel racconta qualcosa alla mamma: "Mi ha detto: mamma ti devo raccontare una cosa bruttissima. Hanno ucciso i genitori di Riccardo. Hanno, mi ha detto. Mi si è gelato il sangue".
La donna non poteva ancora sapere che invece a uccidere Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni fosse stato proprio il figlio. Quando Manuel ha poi confessato l'omicidio, a seguito di un'interrogatorio durato ore, il padre "lo ha preso a schiaffi dalla rabbia".
Ora Monica e il marito hanno una sola preoccupazione: "Abbiamo paura che cerchi di togliersi la vita. Anche per questo non possiamo lasciarlo solo. Come mamma non lo abbandonerò, è pur sempre mio figlio. Nonostante tutto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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