La figlia dell'ex ambasciatore della Corea del Nord a Roma, Jo Song-gil, è stata rimpatriata a forza mentre si trovava sul suolo italiano. È successo lo scorso novembre, come riferito dall'ex numero due dell'ambasciata nordcoreana a Londra.
Un atto di coercizione quello agito nei confronti della studentessa nordcoreana che viveva a Roma e riportata a Pyongyang riferito da Thae Yong-ho, l'ex numero due di una delle ambasciate più importante nordcoreane stanziate in Europa. Lo stesso ha riferito all'agenzia Yohap che questo "sequestro" sarebbe avvenuto prima che la ragazza riuscisse a riunirsi ai genitori. Infatti, Jo Song-gil è l'ex incaricato agli affari a Roma e viveva nella città insieme alla famiglia. Questo gennaio però Jo ha chiesto asilo politico all'Italia dopo aver disertato come molti altri ambasciatori nordcoreani.
"Non sono sicuro di quanti figli avesse Jo, ma quella che era in Italia è stata rimandata in Corea del Nord. Jo è attualmente con la moglie", dice Thae secondo Il Messaggero.
La ragazza avrebbe circa 17 anni e Thae si è rifugiato in Corea del Sud e ha detto che non può più dire a Jo di andare a vivere in Corea del Sud perché così facendo metterebbe in serio pericolo l'incolumità dei famigliari che gli restano a Pyongyang visto che il regime spesso agisce con tremende ritorsioni.
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