Finge di voler fare sorpresa alla moglie ma la accoltella alla gola

Un 34enne residente a Tunbridge Wells (Inghilterra) ha accoltellato alla gola sua moglie. "Chiudi gli occhi - le avrebbe detto - ho una sorpresa per te"

Finge di voler fare sorpresa alla moglie ma la accoltella alla gola

Un marito ha pugnalato sua moglie alla gola fingendo di volerle fare una sorpresa. "Voglio farti una sorpresa, lascia che ti bendi gli occhi", le avrebbe detto. Così, Laura May, originaria della contea di Kent, si è fidata del marito. Si aspettava un regalo, forse un prezioso o, in ogni caso, un omaggio strabiliante. Dunque, ha sospirato felicemente, poi ha stretto le palpebre e, insieme al compagno, ha cominciato a fare il countdown. Neanche il tempo di rasentare lo zero che l'adorato coniuge gli ha conficcato una coltellata nel bel mezzo della gola.

È così che Shaun May, un trentaquattrenne residente a Tunbridge Wells, in Inghilterra, ha piantato un coltello da cucina nel corpo della sua partner, in un attacco del tutto inaspettato. I due coniugi, infatti, avevano appena consumato un rapporto sessuale prima che si verificasse il misfatto. Per fortuna, la donna è sopravvissuta al colpo in quanto la lama non ha intaccato la vena giugulare sebbene l'abbia trafitta in profondità.

I fatti risalgono allo scorso ottobre ma, soltanto nel tardo pomeriggio di ieri, si è svolta la prima udienza del processo per il marito-assassino, accusato dalla giuria della corte di Maidston Crown di tentato omicidio.
Stando quanto riferisce il Daily Mail, Shaun May avrebbe ammesso le proprie responsabilità giustificando il vile attentato alla vita di sua moglie con motivazioni poco attendibili o, comunque sia, non sufficienti a scagionarlo dalle accuse. Il trentaquattrenne avrebbe raccontato di essere stato licenziato dal lavoro e di sentirsi afflitto per le spese economiche relative all'acquisto recente della casa coniugale. L'uomo ha altresì aggiunto che, una volta estinto il mutuo, si sarebbe tolto vita.

Ma la versione fornita da Laura May, scampata solo per un soffio alla morte, sembrerebbe ben diversa.

Al tempo, i due erano appena tornati da una vacanza in Corea e, nonostante il deficit finanziario, la loro relazione procedeva a gonfie a vele. Nulla, secondo la vittima, aveva lasciato presagire un disagio psicologico del suo compagno fino al giorno dell'accoltellamento.

Il processo durerà diversi giorni prima della sentenza definitiva.

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