Firenze, continua il "servizio catering" abusivo degli stranieri

Muniti di taccuino, i venditori abusivi si aggirano per piazza Santa Maria Novella e cedono cibi e bevande a prezzi stracciati, senza alcun tipo di permesso o rispetto delle leggi e delle norme igieniche. L'amarezza dei commercianti: "Assurdo, noi paghiamo tasse su tasse"

Firenze, continua il "servizio catering" abusivo degli stranieri

Prosegue a Firenze il "servizio catering" dei cittadini stranieri che, totalmente incuranti delle regole vigenti e delle più basilari norme igieniche, hanno ormai trasformato piazza Santa Maria Novella in un ristorante a cielo aperto.

Inutili, a quanto pare, le segnalazioni e le denunce da parte dei cittadini e dei negozianti esasperati. Da mesi la situazione è sempre la stessa, ed il fenomeno pare inarrestabile. Chiunque si trovi a passare nei pressi della stazione ferroviaria o della Basilica di Santa Maria Novella può facilmente assistere allo spettacolo. Il "servizio catering" abusivo è, infatti, sotto gli occhi di tutti, così come il degrado sempre più imperante.

Bengalesi, senegalesi, marocchini e algerini, seduti sui gradini della Basilica oppure a passeggio per la piazza, vendono panini, insalate, bibite, piatti caldi o addirittura ghiaccioli a chiunque sia disposto a comprare. Il tutto, ovviamente, nella piena illegalità. Nessun permesso ricevuto dagli organi preposti, o rispetto per le norme igieniche. Nessun scontrino fiscale. Solo tanta sporcizia rimasta a seguito delle consumazioni.

I principali clienti sono solitamente dei connazionali di questi improvvisati "ristoratori", che li raggiungono a piedi oppure in bicicletta. Gli abusivi, tuttavia, non disdegnano di vendere a prezzi irrisori la propria merce anche al resto degli avventori. Anzi. Sono loro stessi a cercare di ampliare la clientela, andandosene in giro muniti anche di taccuino per prendere le ordinazioni.

I primi a risentirsi di quanto accade sono, naturalmente, i negozianti. Tenere aperta un'attività commerciale in una città come Firenze comporta un onere non da poco per i cittadini onesti ed in regola."È assurdo" commenta la proprietaria di un chiosco di lampredotto in via dell'Ariento, sfogandosi sulle pagine de "LaNazione". "Noi paghiamo tasse su tasse, dobbiamo attenerci a regolamenti severi e a qualunque tipo di norma. E poi quotidianamente ci ritroviamo sotto gli occhi persone che vendono di tutto senza nessun tipo di permesso, in barba a qualunque legge".

L'ultimo episodio soltanto pochi giorni prima, quando un peruviano è stato fermato dai vigili mentre stava vendendo dei ghiaccioli senza alcun genere di permesso. Per lui, oltre al sequestro di tutta la merce, una sanzione di 5mila euro.

"Più persone ci hanno segnalato un vero e proprio catering a cielo aperto.

C’è un problema di igiene, di permessi e di immagine", ha confermato il capo gruppo di Forza Italia Jacopo Cellai. "Vendere cibo e bevande senza autorizzazione non è una cosa qualunque e le regole devono valere per tutti".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica