Gli viene inviata una raccomandata dell’Agenzia delle Entrate con l’avviso di pagare entro un mese un’ammenda per non aver comunicato la chiusura della sua attività. Ma, piccolo particolare, il destinatario dell’avviso è in coma irreversibile da quasi dieci anni in un istituto cittadino. Protagonista, si fa per dire, è M.A., e a raccontare la sua vicenda al Giornale di Vicenza è la persona che ne cura gli interessi, Sergio Tassini. Quest'ultimo racconta di non essere stato messo a conoscenza di ciò che facesse l'uomo prima che lui subentrasse come amministratore.
Qualche giorno fa, l'amministratore ha ricevuto l'avviso di giacenza di una raccomandata inviata dall'Agenzia delle entrate. Nella missiva si richiedeva all'uomo in coma di pagare entro 30 giorni 172 euro per non aver dichiarato la cessazione della sua attività. Scaduto il termine, gli euro da pagare sarebbero diventati 516. Tassini si è recato nell'ufficio vicentino del fisco per spiegare la questione. Agli sportelli hanno ben compreso il problema, ma hanno suggerito al tutore di pagare comunque, o di attendere la cartella di Equitalia per presentare poi ricorso. L'operazione, però, è rischiosa perchè nel frattempo gli interessi sulla sanzione potrebbero continuare a salire.
Ma le sorprese non finiscono qui per Sergio Tassini, al quale è toccato per la seconda volta un episodio curioso: l'uomo infatti oltre ad essere l'amministratore di sostegno di M.A., lo è anche di una pensionata di Noventa (Vicenza). "Dal 4 ottobre 2006, con decreto del giudice tutelare del tribunale di Vicenza sono l'amministratore di sostegno della signora F.L ospite della casa di riposo Ca' Araldi di Noventa vicentina dal 30 gennaio 2003", spiega Sergio Tassini. Alla anziana Equitalia chiede il pagamento di 308 euro, in quanto la signora sarebbe rea di non aver pagato il canone per gli anni 2013 (111.60 euro) e 2014 (stessa cifra), con l'aggiunta di sanzioni e tasse varie.
Ancora una volta, la richiesta del fisco lascia Sergio Tassini confuso: "Mi chiedo sulla base di quale motivazione qualcuno possa pretendere che un soggetto da molti anni ospite di una casa di riposo debba pagare il canone".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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