Foggia, agricoltore spara a un cane del gregge per dissidi sul pascolo

L'uomo si è avvicinato al pastore con il suo gregge e due cani e ha sparato a uno di questi ultimi due ritenendolo responsabile dell'uccisione dei suoi animali

Foggia, agricoltore spara a un cane del gregge per dissidi sul pascolo

Ha sparato un colpo di fucile ad un cane uccidendolo. Per questo un agricoltore è stato denunciato a piede libero. Il fatto è accaduto nelle campagne di Foggia, in località Borgo Arpinova.

Sul posto è intervenuto un equipaggio della squadra volante della questura del capoluogo dauno in seguito alla richiesta di aiuto da parte di un pastore, un uomo di nazionalità rumena, e del suo datore di lavoro, un imprenditore italiano, titolare di una azienda agricola, nonché proprietario di numerosi ovini.

Ai poliziotti il pastore ha raccontato che, mentre conduceva al pascolo il gregge insieme ai suoi due cani, è stato raggiunto da un agricoltore, proprietario di un fondo confinante, a bordo di un trattore. Quest'ultimo, alla vista dei cani, ha imbracciato un fucile, lo ha puntato contro uno dei due animali e ha esploso un colpo d'arma da fuoco che ha ferito gravemente la bestia.

Subito dopo l'uomo si è allontanato percorrendo un tratturo in direzione del suo terreno. Dettaglio non da poco è che mentre sparava, l'agricoltore ha pronunciato insulti contro il cane ritenendolo responsabile dell'uccisione di alcuni suoi animali. Dopo l'accaduto il pastore, vedendo che il cane versava in gravi condizioni, ha tentato di mettersi in contatto con il suo datore di lavoro ma, trovandosi in una zona priva di copertura di segnale telefonico, è rientrato in azienda da dove finalmente è riuscito a contattare il padrone del gregge.

Quest'ultimo insieme al pastore si è recato nuovamente sul luogo dell'accaduto per prestare ulteriore soccorso all'animale ferito il quale, purtroppo, malgrado i soccorsi, è morto poco dopo. A quel punto è stata chiamata la polizia che, dopo avere constatato l'avvenuto decesso dell'animale, ha recuperato una cartuccia esplosa con cui l'animale è stato ucciso.

Subito dopo, gli agenti si sono recati nel podere dell'agricoltore confinante che aveva esploso il colpo di fucile per l'identificazione dell'uomo. Interrogato, l'agricoltore inizialmente ha negato di avere avuto alcun diverbio e di non avere portato con se l'arma. Successivamente, ha ammesso l'esistenza di contrasti con il pastore, per presunti motivi di pascolo abusivo.

Nel corso dell'operazione, i poliziotti hanno rinvenuto, in un piccolo bagno della masseria, un fucile calibro 12, e le munizioni dello stesso tipo di quella rinvenuta sul luogo dove è stato ucciso il cane. Da un controllo amministrativo l'arma è risultata essere intestata all'agricoltore.

Al termine delle operazioni, il corpo del cane è stato affidato al personale del servizio veterinario dell'Asl mentre il fucile e le munizioni sono state sottoposte a sequestro. L'uomo è stato denunciato, come detto, per l'uccisione dell'animale e rischia fino a due anni di reclusione oltre la revoca di qualsiasi autorizzazione in materia di armi.

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